La manovra 2026, che vale complessivamente 22 miliardi di euro, è pronta ad approdare nell'Aula del Senato dopo il via libera della Commissione Bilancio. I lavori nell’emiciclo di Palazzo Madama prenderanno il via stamattina alle 9.30. Con i provvedimenti più noti, come la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro, la rottamazione, affitti brevi, banche, assicurazioni, bonus edilizi e aiuti per le famiglie, nel testo approvato in Commissione viene sottolineato che sarà riconosciuto fino al 30 settembre 2028 l’iperammortamento per gli investimenti delle imprese in beni strumentali. La misura è maggiorata del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro in relazione «agli investimenti in beni prodotti in uno degli Stati membri dell’Unione europea» o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, effettuati dal primo gennaio 2026 al 30 settembre 2028.
Lo stop leghista
Sul fronte dei tagli, oltre alla sforbiciata di 10 milioni per la Rai vengono ridotti i fondi destinati ai farmaci innovativi, ma il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard viene incrementato di 2 miliardi e 382,2 milioni per il 2026, 2 miliardi e 631 milioni per il 2027 e 2 miliardi e 633,1 milioni per il 2028. Colpito soprattutto il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, con le risorse ridotte di 300 milioni di euro per il 2026 e di 100 milioni per ciascuno degli anni 2027 е 2028. «Alla fine hanno deciso di tagliare il fondo Fsc, che significa con una mano dare i soldi al caro materiale e con l’altra togliere le opere», ha detto Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva. E dopo le tensioni sulla stretta alla previdenza, poi eliminata, il leader della Lega Matteo Salvini commenta: «Nessun rischio di crisi di governo, semplicemente alcuni tecnici avevano previsto nei prossimi anni di allungare l’età per andare in pensione, di mettere altri mesi sulla schiena degli italiani. Io ho detto di no».
Domani alla Camera
In un momento storico di grande tensione con la Russia di Vladimir Putin, «per tutelare gli interessi nazionali» in manovra è stanziato un contributo di 200mila euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 in favore della Fondazione Med-Or per ricerche, studi e pubblicazioni «sull’attività di influenza russa» in Europa e in Nord Africa, con particolare riferimento «ai rischi militari, alle azioni di sabotaggio delle infrastrutture critiche, alle interferenze nei processi elettorali e all’infiltrazione nel sistema politico e mediatico». Sempre in ottica sicurezza, dal 2026 vengono stanziati 4,7 milioni di euro in più all’anno per «rafforzare e stabilizzare il contingente del personale dell’Arma dei Carabinieri in servizio di sorveglianza e scorta presso le sedi estere». L’approvazione al Senato è prevista per domani, poi la legge di bilancio verrà immediatamente trasmessa alla Camera. Qui la discussione generale inizierà il 28 dicembre e il giorno successivo il governo porrà la questione di fiducia sul testo. La votazione finale è prevista per martedì 30. Entro il 31 dicembre deve avvenire l'approvazione definitiva della manovra, altrimenti scatta l'esercizio provvisorio.
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