Non si placano le polemiche sul mercatino Cuore di Sant’Elia, costretto ancora una volta a fermarsi o a spostarsi. Per la partita Cagliari–Pisa, l’iniziativa è stata annullata e, su proposta dell’amministrazione comunale, alcuni espositori sono andati a Monserrato per i mercatini di Natale. Una soluzione che, però, non ha convinto tutti.
In via Porto Botte erano attesi 25 hobbisti, ma tra pioggia e incertezze solo in 8 hanno allestito il proprio banchetto. La fotografia di una realtà che, secondo alcuni, non trova uno spazio stabile nel capoluogo. «Abbiamo accettato questa alternativa perché a Cagliari il mercatino non può svolgersi né quando c’è la partita né quando piove. E quando inizieranno i lavori per lo stadio, che fine faremo?» denuncia Giorgio Atzori, del comitato spontaneo Mercatino Cuore. «Anche questo spostamento ha creato malumore, perché di fatto si toglie il pane dalla bocca agli espositori, cosa che prima non succedeva». Il malcontento, spiegano, riguarda una gestione che rende sempre più complicata la continuità dell’iniziativa. «Siamo riusciti ad avere un incontro con l’assessore Serra una sola volta e poi più nulla. La cosa ci preoccupa. Se si blocca il mercatino, si bloccano 600 persone», conclude Atzori.
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