Sarà battaglia senza esclusione di colpi, soprattutto sulle tre aziende sanitarie più importanti: Cagliari, Sassari e il Brotzu. Molto presto i dodici commissari straordinari già prorogati una volta saranno chiamati a farsi da parte. Al loro posto saranno nominati altrettanti direttori generali, come previsto nella riforma che risale a inizio anno, poi impugnata dal Governo e ora in attesa del giudizio della Corte Costituzionale. La presidente della Regione Alessandra Todde ha sempre sostenuto l’opportunità di chiudere la fase commissariale prima del pronunciamento della Consulta. D’altra parte, proprio la rimozione dei vecchi dg neanche scaduti è una delle parti della legge su cui il Consiglio dei ministri ha acceso il faro. Così, indicare i dg significherebbe – dal punto di vista della Giunta – riportare ordine. Ma niente è mai semplice. Perché, se al giro precedente la governatrice poté decidere autonomamente (gli assessori del Pd non firmarono la delibera di nomina dei commissari), ora è tutto cambiato. I democratici non intendono stare a guardare e sono intenzionati a combattere per indicare i nomi per i posti chiave.
Accordo difficile
Ma la trattativa, complice il caso Egas, coincide con il momento più basso nei rapporti tra il Pd e la presidente di Regione del M5S. E non resta poi così tanto tempo per arrivare a un accordo accettabile. Il 18 e il 19 dicembre la commissione esaminatrice farà i colloqui ai candidati alla carica di dg. Da allora in poi, ogni giorno va bene per fare le nomine. Non solo: dopo l’udienza del 2 dicembre scorso, la decisione della Consulta è attesa per il nuovo anno, ma nulla impedisce ai giudici delle leggi di pubblicare il pronunciamento prima.
Todde e il Partito democratico devono parlare, dunque. Si punta al controllo delle aziende forti. La presidente, in particolare, farà attenzione alle richieste dei suoi consiglieri regionali (del M5S) nei territori dove sono stati eletti: Cagliari, Sassari, Medio Campidano, Nuoro e Oristano. I pentastellati non hanno rappresentanti dalll’Ogliastra e dal Sulcis. Asl che, in teoria, il Pd potrebbe controllare con più facilità.
I nomi
Todde ha dalla sua anche l’arma dell’interim. Firmerà le nomine da assessore alla Sanità. E da assessore il 22 dicembre dovrebbe presentarsi alla riunione della Asl 8 di Cagliari. Un modo per sostenere la conferma del commissario uscente (considerato vicino al M5S) Aldo Atzori che resisterebbe così alle mire del toscano Joseph Polimeni, mentre nei giorni scorsi si era parlato di un suo passaggio alla dg della Asl del Sulcis. Per Sassari i Dem dovranno ugualmente dare battaglia. La consigliera M5S Desirè Manca spinge infatti per Paolo Tauro. Per quanto riguarda l’AoU di Cagliari dovrebbe essere confermato Vincenzo Serra. Per il Brotzu: il commissario Maurizio Marcias (oggi in quota presidente) rischiava di uscire, ma le sue quotazioni sono di nuovo in rialzo.
Comunque vadano le cose, prima si chiuderà la partita dei direttori generali e prima Alessandra Todde rinuncerà all’interim alla Sanità.
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