SANTIAGO DEL CILE. « La democrazia si è espressa in modo forte è chiaro. Ho appena parlato con il presidente eletto José Antonio Kast per augurargli il successo per il bene del Cile». Questo il messaggio su X con cui la candidata di sinistra, Jeannette Jara, ha ammesso la sua sconfitta al ballottaggio delle elezioni presidenziali del Cile. Vittoria dunque per l’ultraconservatore José Antonio Kast, avvocato 59enne, sostenuto da destra e centrodestra. Secondo dati pubblicati dal Servizio Elettorale (Servel), con l’83% delle schede scrutinate Kast era in testa con il 58,61% delle preferenze, con circa 20 punti di scarto su Jara, ferma al 41,39%.
Kast ha puntato su un pugno di ferro contro criminalità e immigrazione clandestina, promettendo la chiusura delle frontiere, provocando già tensioni e un afflusso di migranti al confine con il Perù. La sua vittoria segna un ritorno storico di un ex sostenitore di Pinochet alla presidenza e una possibile svolta politica senza precedenti dal ritorno della democrazia nel 1990.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
