I galluresi.

L’Olbia è in zona rossa «Il momento è difficile» 

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Olbia. L’Olbia archivia il girone di andata del campionato di Serie D con una sconfitta, 19 punti e il quattordicesimo posto in classifica. Alla luce dei risultati che hanno completato ieri il turno, i bianchi pagano con lo scivolone in zona retrocessione lo 0-1 maturato sabato al Nespoli nel derby con la Cos.

Ciò che tuttavia preoccupa davvero è il perdurare dell’incertezza ai pianti alti del club, dalla quale deriva anche l’impossibilità di rinforzare un organico ai minimi termini. «Il momento è difficile: che sia necessario fare qualcosa sul mercato è sotto gli occhi di tutti», ha detto l’allenatore Giancarlo Favarin nel post partita, «abbiamo bisogno di alternative, giocatori adatti per il campionato che ci aspetta da gennaio quando saremo chiamati a fare un mezzo miracolo per conquistare i 23 punti che servono per salvarsi. Sul piano dell’impegno i ragazzi stanno facendo cose inaspettate ma il morale è sotto i tacchi, un po’ per i risultati e un po’ per il resto, perché niente ti dà serenità», ha aggiunto il tecnico alludendo alla situazione societaria.

L’imprenditore Romi Fuke ha confermato il suo interesse nell’acquisizione dell’Olbia, ma attende l’ultimo bilancio e i tempi sono stretti. Mercato a parte, se non entrano soldi nelle casse societarie per pagare gli stipendi arretrati la classifica peggiorerà per la penalizzazione (un punto per ogni mensilità non versata) che arriverà dopo il 31 gennaio, termine ultimo per presentare le liberatorie dei giocatori che attestino il saldo delle spettanze al 31 dicembre.

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