Sicurezza.

L’ira degli autisti e dei corrieri:  «Strade da incubo»  

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Non sarà sciopero, ma il malcontento e la protesta dilagano. I lavoratori del settore autotrasporto e della logistica della Cgil sono sul piede di guerra, dopo l’incidente mortale di ieri mattina sulla 131. I lavoratori denunciano la grave situazione delle strade, attraverso un documento firmato da Arnaldo Boeddu, segretario della Filt- Cgil Sardegna. «Il settore dell’autotrasporto e della logistica della Filt Cgil – si legge nella nota - è profondamente scosso da questa ennesima morte sul lavoro. C’è una fortissima indignazione che è indescrivibile».

Boeddu precisa che i lavoratori «non ci chiedono di proclamare uno sciopero, come quando avvengono questi drammatici incidenti» per sollevare il problema della sicurezza. «Ma ci chiedono di imporre alle istituzioni di farsi carico del problema, di verificare tutti i cantieri, di far rispettare le norme sulla sicurezza e di mettere in piedi una task force per cercare di azzerare gli incidenti. Non c’è giorno in cui non vediamo addetti allo sfalcio dell’erba nelle cunette che avvertiamo all’ultimo momento a causa di gare assegnate al massimo ribasso». Arnaldo Boeddu conclude: «A pagarne le conseguenze oggi è un autista, un padre di 48 anni. Domani, se non ci si siede ad un tavolo di confronto in cui vengono esaminate tutte le criticità, a chi potrebbe toccare?». Intanto ieri sera la Polstrada di Nuoro ha consigliato di evitare, se non è strettamente indispensabile, quel tratto della 131 dove è avvenuto il tragico incidente. ( f. o. )

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