Dopo gara.

La delusione di Pisacane 

«Non possiamo permetterci di lasciare tanti punti per strada» 

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Un pareggio dal retrogusto amaro. Fabio Pisacane non nasconde la delusione per una vittoria sfumata nei minuti finali. «Dispiace perché nelle ultime tre gare in casa abbiamo lasciato 4 punti. Una squadra come la nostra non può permetterselo. Dobbiamo mettere dentro un po’ di sana furbizia e capire che in certi momenti la partita è da chiudere. Non dobbiamo puntare sempre ad essere belli». Prima frazione da rivedere: «Nel primo tempo eravamo sottotono anche se abbiamo avuto qualche occasione importante, soprattutto con Kiliçsoy. Abbiamo sofferto nei calci piazzati e in alcune situazioni in profondità. Inoltre, c’è stato da parte nostra poco filtro a centrocampo. Nella ripresa la squadra è cresciuta di condizione, facendo anche bene. Ma è un peccato, non si possono gettare vita due punti in questo modo».

Rodriguez e i gol subiti

«Rordriguez ha fatto una grande partita. È stata una scelta tecnica, quella di mettere lui al posto di Luperto. Sono contento perché di partita in partita cresce sempre di più. Ho cercato di aspettarlo in questi mesi. Ha lavorato tanto in silenzio e meritava questa gioia. Non è stato facile, per lui, arrivare da un altro Paese e integrarsi calcisticamente in questo contesto. Ma il tempo è galantuomo». Due reti al passivo. «Abbiamo subìto in transizione e ci hanno fatto male in profondità. C’è stato un disimpegno sbagliato di Obert che ha spalancato la strada al Pisa. Gran parte dei nostri problemi sono nati dai calci piazzati. C’era sempre la sensazione che ci potessero far male ogni volta che battevano un angolo. Nella ripresa la partita è cambiata, a parte sull’occasione del giallo mostrato a Mina penso che il Pisa abbia avuto non più di tre occasioni negli ultimi 15’. Avevamo la gara in controllo ma paghiamo il fatto che siamo stati troppo ingenui».

Le scelte

«Siamo partiti con Palestra terzino. L’idea era quella di fare una partita improntata all’attacco. In certe situazioni ci siamo riusciti ma abbiamo lavorato male a centrocampo e questo non ci ha permesso di esser corti e compatti». Pisacane si sofferma anche sui cambi: «Nel secondo tempo ho inserito Idrissi perché Obert era un po’ sottotono e volevo più freschezza. Con l’ingresso di Zappa, ho alzato Palestra e siamo passati al 4-3-3, con Esposito e Kiliçsoy in avanti. Poi mi sono giocato la carta Borrelli per avere un attaccante di ruolo. Ma per vincere serviva mettere la giusta cattiveria, forse non siamo ancora maturi sotto questo punto di vista».

Campo e mercato

«Gaetano è un ragazzo che sta crescendo. Non ha fatto il ritiro, ma può essere l’uomo del girone di ritorno». Sui rumors di mercato che vedono Luperto lontano da Cagliari: «Parlo della scelta tecnica, non di mercato. In questa gara volevo un giocatore con caratteristiche diverse accanto a Mina. Per quello ho scelto Rodriguez». Capitolo inesperienza: «Abbiamo una squadra giovane e lo abbiamo dimostrato in tante ripartenze in cui avremmo potuto segnare. Questo è il prezzo che si paga quando si gioca con tanti ragazzi. È compito mio registrare questi errori per fare in modo che si possa migliorare».

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