Le sue cosce sono impressionanti. Ancorato a terra come pochi, forza esplosiva da vendere, l’istinto della punta che finalmente può spaziare, liberare la fantasia e mostrare di cosa è capace. Tre tiri, due verso la porta, uno a gonfiare la rete prima di abbracciare idealmente la curva sud. Semih Kilicsoy, turco di Gaziosmanpaşa, classe 2005, ha bagnato l’esordio da titolare con un gran gol. Il primo turco a segnare con la maglia del Cagliari: «Sono davvero tanto felice, aspettavo questo momento dal primo giorno in cui sono arrivato qui, per un attaccante segnare un gol è come respirare, quindi oggi è come se avessi ripreso a respirare». La partita: «Dispiace non avere vinto, peccato davvero». La dedica: «A me stesso perché sto lavorando tanto, con sacrificio, e inizio a raccogliere qualcosa». Poi sottolinea: «Ma anche ai tifosi che ringrazio davvero tanto per come mi hanno accolto e come mi supportano».
La squadra
L’italiano è ancora un sogno, per ora ci limitiamo al turco con traduttore live. «Siamo una squadra unita, un gruppo forte, una famiglia, in campo ho vissuto questo, quella standing ovation mi ha emozionato». L’allenatore: «Il mister lavora tanto con me, sta chiedendoci delle cose specifiche, io lavoro molto con il gruppo e l’obiettivo di tutti è quello di vincere più partite possibile e raggiungere la salvezza». Il filtrante di Gaetano, il controllo e quella sassata che ha fatto esplodere la Domus: «Un bel gol sicuramente, ho calciato bene. Ma questo deve essere, voglio che sia solo l’inizio. Intanto lavoro, inizio a integrarmi sempre meglio, punto a fare sempre di più per la nostra gente, per il Cagliari».
Un altro calcio
«Il calcio italiano è molto diverso da quello turco – sottolinea Kilicsoy – sto lavorando per integrarmi e crescere insieme alla squadra. Quando ho saputo di giocare dal primo minuto ero sereno, contento, pronto per questa occasione. Non ho avuto sussulti particolari, qua mi sto trovando benissimo, sento tutti davvero vicini, in città e fuori dal campo come nel gruppo». L’inserimento prosegue, il gol al Pisa non potrà che falicitarlo: «Differenze fra i difensori della Serie A e della Liga turca? Il calcio italiano è noto per le difficoltà tattiche e nei ritmi, nel duello, trovo meno spazi e devo adattarmi ma penso di stare migliorando giorno dopo giorno». Italiano, please. «Sto studiando, non è semplice, ma piano piano qualche parola la sto apprendendo, anche se per lo più al momento comunico in inglese». I tifosi: «Peccato non aver vinto, grazie a tutti i tifosi, ai sardi per gli applausi, auguro loro un felicissimo Natale e buone feste».
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