Intervista

«Io ballo tutti i giorni Sanità? Accetterei se me lo chiedessero» 

Desirè Manca: è un settore fragile e importante ma sto bene anche all’assessorato al Lavoro 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Eletta dal popolo sardo, prima che assessora. Desirè Manca, 52 anni – esponente storica del M5S – ama definirsi così. E il fatto di essere stata scelta dai cittadini (oltre ottomila alle scorse regionali) la autorizza a occuparsi di tutto. Di quello che le compete per il ruolo che ricopre – è assessora al Lavoro – e di molto altro soprattutto attinente all’organizzazione della sanità in Sardegna.

L’abito del “lavoro” le sta un po’ stretto?

«Assolutamente no. Adoro quello che faccio nell’assessorato a cui sono stata assegnata. Porto avanti azioni importanti e innovative come mai prima nella storia dell’Autonomia ».

Ma avrebbe preferito ricoprire lo stesso ruolo alla Sanità.

«La sanità è una grande passione perché tocca questioni come il riconoscimento della dignità delle persone. Ci tengo molto perché ritengo che il primo obiettivo che una Giunta debba avere è il ripristino della sanità pubblica. E non riesco a dire di no quando qualcuno mi contatta per chiedere informazioni o semplicemente un aiuto. Che non va alle persone che conosco, ma in risposta ai duecento messaggi che ricevo giornalmente da tutta l’Isola. Benché io sia assessora al Lavoro, se posso aiutare persone che si trovano in grandissima difficoltà, sarò sempre a disposizione».

E a chi la critica perché questo esula dalle sue competenze, cosa dice?

«Prima di essere nominata assessora sono stata eletta dal popolo sardo. Resto una consigliera regionale e i consiglieri si occupano di tutto, e questo continuerò a fare finché farò politica».

Qualche settimana fa sembrava cosa fatta: Bartolazzi fuori e lei dentro, e Ciusa al posto suo al Lavoro. Cosa è andato storto?

«Ho letto queste ricostruzioni. A me nessuno ha mai chiesto di passare alla guida della Sanità. Infatti continuo a essere dove sono».

E se glielo proponessero? Accetterebbe?

«Certo che sì. Mi sono occupata di sanità nei cinque anni all’opposizione, e se mi chiedessero di prendere le redini di un settore così delicato, fragile e importante, mi prenderei la responsabilità. Ma siccome il collega della Sanità sta lavorando bene, io continuerò a stare al Lavoro».

Dove sostiene di mettere in campo misure innovative. Per esempio?

«Penso a “Filo Sardegna” che serve a mettere in contatto le imprese sarde con gli enti di formazione. L’obiettivo è colmare il gap tra ciò che chiedono le aziende e ciò che il nostro sistema formativo può offrire. Ancora: i fondi per le imprese che assumono i disabili; i bonus assunzionali con i 40 milioni messi a disposizione finiti in una settimana» .

Quanto è difficile trovare lavoro in Sardegna oggi?

«Abbiamo un calendario formativo che nel 2025 non sta al passo con i tempi. Non possiamo continuare a formare estetisti mentre nel mondo si parla di intelligenza artificiale e, in generale, di lavori differenti. Ora stiamo riformulando il calendario formativo sulla base delle esigenze».

C’è stata molta polemica sui cantieri sanitari.

«Arriva dalle persone che non hanno capito la ratio della norma, né con quali fondi è stata finanziata. Si tratta di cantieri sperimentali che stanno andando benissimo».

Quindi è soddisfatta dei risultati ottenuti finora?

«L’Istat parla di un aumento dell’occupazione, da aprile 2024 a oggi. Non mi voglio attribuire meriti ma credo che un piccolo passo avanti sia stato fatto».

Nel frattempo ha deciso di ballare sulle note di Dirty Dancing e di pubblicare il video.

«Ballo quasi tutti i giorni. Lavoro circa tredici, quattordici ore al giorno. E, generalmente, quando finisco e sono felice ballo».

E il giorno era molto felice?

«Erano le 20 di venerdì, la fine di una giornata infernale».

Però ha pubblicato il video, non è quello che ci si aspetta da un assessore.

«Sulla mia pagina Instagram che è privata, anche se io non chiudo mai i miei profili. Mica l’ho fatto nella mia pagina del Lavoro, che è istituzionale. Comunque non ci vedo nulla di male. Ogni cosa che faccio viene strumentalizzata perché la mia persona dà fastidio. Che insistano pure, io continuerò a fare quello che faccio».

In realtà il suo è sembrato un gesto provocatorio, anche verso chi la critica.

«No. È andata così: ero talmente contenta di aver risolto un problema di alcuni lavoratori che non perderanno il posto, che ho deciso di fare tre passi di danza che ho postato su Instagram. Ma ribadisco, so di dare fastidio: rappresento i voti che ho preso, non sono controllabile, nessuno mi comanda e lavoro solo per il popolo».

Le sue foto sono apparse su un sito sessista finito nella bufera.

«Non sono foto oscene e non ci sono gli estremi per delle denunce» .

Magari una donna meno forte di lei l’avrebbe presa meno bene.

«Non sono diventata forte da un giorno all’altro. Per quindici anni ho subito critiche di tutti i colori sulla mia fisicità, le mie scollature, il mio modo di essere. Non ci si abitua mai agli attacchi sessisti, ci si dimentica che dall’altra parte c’è una persona, una madre, una persona con delle fragilità. So io quello che provo ogni volta che qualcuno scrive sulla mia fisicità, e la fatica che faccio per superarlo, ma poi lo supero perché non posso essere diversa rispetto a quello che sono, sarei ipocrita e falsa».

Quanto le manca stare all’opposizione?

«Mi manca il tempo che avevo per dedicarmi a tutti i problemi».

Alla segreteria del Pd arriva Silvio Lai, sassarese come lei. Contenta?

«Ho un buon rapporto con lui, è un grande politico, una persona corretta».

La staffetta con Comandini non destabilizzerà gli equilibri nella relazione Pd-M5S?

«Lai porterà avanti un discorso di collaborazione costante tra i due partiti».

Con la presidente Alessandra Todde che rapporto ha?

«Di grande stima e fiducia».

Siete amiche?

«Molto».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi