Riad. «Raggiungere la finale di Supercoppa ti porta energia, fiducia ed entusiasmo. Però sappiamo che è bello arrivare in finale ma poi ci si ricorda solo di chi ha vinto». Antonio Conte spinge così il Napoli nella finale a Riad contro il Bologna, in cui gli azzurri vogliono alzare il trofeo per la terza volta nella storia, sapendo che sarà un match duro, contro una squadra che si è dimostrata in forma in semifinale contro l’Inter e che ha battuto nettamente gli azzurri in campionato. Un match duro (l’inizio alle 20) come spiegano anche i precedenti, visto che dal 2023 ad oggi ci sono stati tre pareggi, due vittorie del Bologna e una degli azzurri.
I nodi
Conte vuole, però, la vittoria in una finale che affronta senza Beukema, che sabato in allenamento ha subito un trauma contusivo al piede e sarà in recupero verso il ritorno in campionato: la difesa dovrebbe quindi rivedere in campo Juan Jesus, come in semifinale, insieme a Rrahmani e Buongiorno, mentre a centrocampo sono attesi Di Lorenzo, McTominay, Lobotka e Spinazzola, con Politano e Neres sulle fasce e Hojlund centravanti. La squadra azzurra si sta ben allenando a Riad, trovando concentrazione e allegria verso la possibilità del primo trofeo dell'anno, sapendo però che ci sarà da lottare, come spiega Politano. «Giochiamo - dice - ogni tre giorni e bisogna esserci tutti al 100%, e lo saremo. Il ko a Bologna ci ha portato a una svolta, ci siamo parlati per cambiare le cose e lo abbiamo fatto. Siamo un gruppo forte e unito, come lo scorso anno e soprattutto in momenti brutti ci siamo detti le cose in faccia. Non siamo tanto giovani ma abbiamo esperienza che cerchiamo di portare ai nuovi arrivi e ai giovani, per un Napoli forte in campo e fuori dal campo». Resta fuori Lukaku che però si allena con i compagni mostrando voglia di tornare, e invitando Hojlund ancora protagonista con voglia di fare gol. Conte spiega: «Stiamo preparando la finale anche studiando il Bologna, per dare tante informazioni ai giocatori che al di là della loro qualità sentano indicazioni importanti in fase difensiva e offensiva».
I rossoblù
Anche Vincenzo Italiano carica la sua squadra: «Le finali non si giocano ma si vincono è una frase perfetta. Perché se la perdi poi stai troppo male. Io ne ho fatte otto, qualcuna l’ho vinta e qualcuna l’ho persa. Sarà la seconda con il Bologna ed è storica, anche perché vorrei che il mio Bologna venisse ricordato come i grandi del passato». C’è la stima per Conte, «uno da cui c’è sempre qualcosa da rubare, un vincente». C’è la stima per De Laurentiis, «venne a complimentarsi con me dopo una gara con lo Spezia. Un signore, Lo stimo, lo apprezzo. Da quando è arrivato al Napoli, il club ha fatto step incredibili e un grande plauso a lui e a chi lavora con lui». Chiudere il 2025 con un trofeo sarebbe bellissimo per entrambe le squadre.
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