Videolina è l’emittente italiana che dimostra come l’informazione regionale sia insostituibile nel nostro Paese. Garantisce il pluralismo delle notizie, qualità e, aspetto tutt’altro che secondario, garantisce occupazione. È quanto si legge in una sentenza della Corte costituzionale (la numero 44 del 2025), che cita proprio Videolina evidenziando come, pur operando in una regione «poco popolosa come la Sardegna», sia al secondo posto per gli ascolti, davanti a realtà con molti milioni di potenziali telespettatori in più. I giudici (Giovanni Amoroso presidente, Giovanni Pitruzzella relatore) hanno rimarcato il ruolo insostituibile delle tv locali respingendo un ricorso che metteva in dubbio i contributi pubblici in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali previsti per legge dal 2017.
Il commento
«Un momento di svolta per l’emittenza locale. Per la prima volta nella nostra storia, si è deciso di premiare la qualità dell’informazione e la stabilità economica delle imprese». È il commetto di Maurizio Giunco, presidente dell’Asociazione TV locali-Confindustria Radio Televisioni. La Corte ha aderito alle tesi da sempre sostenute dall’Associazione TV Locali, assistita dagli avvocati Tommaso Di Nitto, Patrizio Ivo D’Andrea e Giuditta Marra. Con la sentenza della Corte costituzionale, si legge in un comunicato stampa, «si chiude un lungo e complesso capitolo di contenziosi promossi da emittenti televisive locali che ritenevano di essere state penalizzate da una norma dello Stato che intende, al contrario, premiare le imprese maggiormente organizzate e di qualità». Per Giunco «si punta, con coraggio e visione, a premiare la qualità dell'informazione e la stabilità economica delle imprese. Questa nuova norma non solo sostiene chi ha dimostrato competenza e resilienza, ma offre anche le condizioni per un rafforzamento dell'occupazione nel nostro settore, creando opportunità per un'informazione più autorevole e responsabile».
Opportunità storica
«Esprimo la mia gratitudine», evidenzia ancora Giunco, «a tutti coloro che hanno lavorato instancabilmente per giungere a questo risultato, a partire dalle emittenti locali. Ci troviamo ora di fronte a un'opportunità storica per continuare a migliorare il servizio di interesse pubblico svolto dalle tv locali di qualità e affrontare al meglio i cambiamenti del mercato». (red. ec.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi