Maggioranza e opposizione trovano un accordo sull'aumento delle rette della Comunità integrata anziani di via Trieste e sui lavori che si terranno a breve sempre nella struttura. Nei giorni scorsi la consigliera Lisetta Bidoni ha presentato un'interrogazione alla luce dell'aumento di oltre 200 euro mensili delle rette della Casa protetta, e ha ritenuto necessario una discussione in Aula dopo essersi confrontata con le famiglie degli anziani.
In Aula
Durante il Consiglio è emerso che la struttura che ospita gli anziani sarà oggetto di interventi per 960mila euro, in alcune aree interessate da infiltrazioni e lunedì 29 è prevista la firma del contratto per l'esecuzione dei lavori. Per oltre un mese, chi vive e opera nella struttura, ovviamente subirà alcuni disagi. La discussione si è conclusa con un punto di incontro: l'aumento (o diminuzione) delle rette inciderà solo a livello di reddito, e non verranno chiesti gli arretrati.
L’accordo
L'assessore ai Servizi sociali, Adriano Catte, aveva già precisato che le rette pagate dagli ospiti «ammontano all'80% della pensione e al 100% dell'eventuale accompagnamento. Si tratta di un adeguamento annuale previsto dal regolamento della struttura». «Sapevo dell'adeguamento annuale, ma per le famiglie è visto come un aumento. Bisogna valutare una riduzione», ha replicato Bidoni. Da queste posizioni poi si è arrivati all’accordo: «L'adeguamento riguarderà il reddito dell'ospite: se aumenta anche la retta subirà un rincaro, se invece diminuisce si avrà un taglio della retta. Inoltre, negli ultimi 4 anni le rette non sono state adeguate e il Comune non chiederà gli arretrati», precisa il presidente della commissione Pubblica istruzione, Matteo Cicalò.
Il cantiere
Sul fronte dei lavori invece non è previsto alcun spostamento degli anziani. Gli interventi saranno concentrati nel corridoio e in aree comuni causando, per quanto possibile, disagi minimi. Allo stato attuale, le infiltrazioni rappresentano un grave problema e, per questo, si proverà a intervenire nel minor tempo possibile. «A partire da lunedì 29 la ditta ha 45 giorni di tempo per avviare i lavori di risanamento dell’ala dell’edificio interessata dalle infiltrazioni, posizionare il cappotto termico e installare la nuova caldaia. L’intervento risolverà le criticità rilevate e renderà la casa integrata più funzionale e accogliente», afferma l'assessora ai Lavori pubblici, Giulia Corda.
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