Prevenzione, protezione e riduzione del rischio idrogeologico. I canali tombati sono sorvegliati speciali per evitare cattive sorprese in caso di calamità. Il Comune ha predisposto un progetto per la manutenzione degli alvei e la gestione dei sedimenti. I sopralluoghi dei tecnici hanno evidenziato la presenza di tratti naturali e artificiali tombati o canalizzati, vicino alle strade e alle case.
Le principali criticità riscontrate sono la presenza diffusa di vegetazione invasiva che ostacola il regolare deflusso delle acque, l’accumulo di materiali flottanti e rifiuti (plastica, ingombranti, residui edilizi) all’interno delle sezioni, tratti canalizzati con depositi sul fondo e ridotta funzionalità idraulica, dovuta a occlusioni parziali e scarsa manutenzione. «Complessivamente lo stato manutentivo del reticolo - è emerso dall’analisi - è da considerarsi scarso: le sezioni risultano parzialmente ostruite, la vegetazione incrementa la scabrezza idraulica e, in caso di eventi meteorici intensi, sussiste un elevato rischio di tracimazioni nei tratti urbani».
Il contesto ambientale è caratterizzato dalla presenza di vegetazione autoctona che in parte dovrà essere salvaguardata per la stabilità spondale. «Non sono state rilevate opere di nuova edificazione interferenti con i tratti d’intervento. Le aree risultano perlopiù libere, con accessi garantiti da viabilità locale e piste agricole». (ro. se.)
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