Ha aggredito la compagna e alla fine è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Così mentre gli agenti delle volanti hanno accompagnato un 60enne cagliaritano negli uffici della questura, la vittima – una donna di nemmeno 30 anni – è stata portata in ospedale per essere medicata: per fortuna le sue condizioni non sono preoccupanti. L’ennesimo episodio di violenza in casa è avvenuto a Pirri e si è concluso, almeno in questa prima fase, con il processo per direttissima di ieri mattina: il pm ha chiesto la custodia in carcere ma il giudice ha disposto per il 60enne (difeso dall’avvocata Beatrice Goddi) il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico in attesa della prossima udienza fissata per il 10 luglio.
L’allarme
Da una prima ricostruzione dei poliziotti della Squadra volante, coordinati dal dirigente Massimo Imbimbo, è stata la donna a chiedere aiuto con una telefonata al 112. Ci sarebbero stati due interventi da parte degli agenti durante la notte tra mercoledì e ieri. In un primo momento non ci sarebbe stata alcuna violenza e la donna non ha voluto sporgere querela. La situazione sembrava tornata alla normalità e invece c’è stata una nuova richiesta d’aiuto, questa volta più concitata. E, sempre come emerso dalle indagini svolte dagli agenti, la vittima in questo secondo caso è stata aggredita riportando anche alcune ferite non gravi. Per questo è stato richiesto anche l’intervento del personale del 118 con il trasferimento della donna, dolorante ma anche sotto choc, in ospedale per essere medicata e assistita anche psicologicamente dopo quanto accaduto.
La paura
L’intervento delle pattuglie della Polizia non è passato inosservato nella zona dove abita la coppia. Sembra che anche in passato ci siano state delle tensioni tra i due ma non sarebbe mai stato denunciato niente alle forze dell’ordine. Questa volta la giovane è riuscita a trovare la forza per chiedere aiuto e la professionalità dei poliziotti nel gestire una situazione difficile ha permesso poi di far emergere l’episodio di violenza. Sembra che il 60enne abbia anche minacciato la compagnia utilizzando un coltello. Ora, con i termini a difesa richiesti dalla legale dell’uomo e concessi dal giudice, se ne riparlerà il prossimo 10 luglio in Tribunale. Intanto però l’indagato dovrà restare lontano dalla vittima e dovrà indossare il braccialetto elettronico come ulteriore misura preventiva a tutela della giovane.
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