L’emergenza

Antincendio, smobilita la flotta degli elicotteri 

Base già chiusa a Sorgono,  poi si fermeranno le altre 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Il primo è già volato via il 31 agosto. L’estate non è ancora finita ma gli elicotteri del servizio regionale antincendio iniziano a smobilitare. Il primo di questa campagna è stato l’Ab 412 di base a Sorgono, seguiranno, nel giro di un mese, gli altri 11 nelle basi del Corpo forestale regionale. Con la partenza dei mezzi decollano anche le polemiche per la gestione di una gara triennale d’appalto rocambolesca nata molto male nel 2024 (al governo della Regione allora c’era Christian Solinas), con defezioni, ricalcolo dei capitolati, taglio del mezzo annuale di Fenosu, intese all’ultimo minuto per garantire alla Sardegna gli interventi dal cielo. Gli unici possibili in condizioni climatiche difficili e in territori particolari, dove uomini e mezzi a terra spesso non possono arrivare.

Decollano le polemiche

Con la smobilitazione della flotta immancabilmente decollano anche le polemiche. Per riuscire a garantire una copertura con gli elicotteri il Corpo forestale e la Protezione Civile (per i due Super Puma) sono stati costretti a “spacchettare” in lotti un appalto che prima veniva aggiudicato a un’associazione temporanea di imprese. Il frazionamento ha causato vari problemi, come il fatto che le società di elicotteri non potessero più scambiarsi il carburante. Se un elicottero del Nord interveniva nel Sud della Sardegna non aveva alternative per il rifornimento che atterrare in un aeroporto, con procedure complicate e alti costi, o, peggio ancora, rientrare nella base di partenza.

Costi e tempi

Tutte le basi assegnate singolarmente, a fronte di una maggiorazione di prezzo, hanno subito una riduzione dei tempi di permanenza. Nella base del Limbara la gara precedente garantiva una copertura di 5 mesi (dal 15/05 al 15/10) in quest’ultima appena 78 giorni (dal 25/06 al 10/10). A Sorgono si è passati da 108 giorni (15/06 – 30/10) a 63 giorni (29/06 – 31/09). I costi, dopo il fallimento dell’operazione Erickson, sono lievitati per i due Super Puma, passando da uno a 6 milioni a stagione, per appena 15 giorni di servizio in più.

I problemi

Ma cos’è successo, dove sono nati i problemi? Nel 2024, quando è stata bandita la gara, le più importanti compagnie aeree avevano già “piazzato” i loro mezzi in altre regioni o in altre nazioni che avevano stanziato più fondi per la lotta aerea ai roghi. Non solo, l’ati che aveva gestito per anni la campagna antincendio era finita nel mirino dell’Antitrust per l’appalto della Sardegna. La Regione, successivamente, aveva promosso una causa che aveva aperto un contenzioso tra viale Trento e società elicotteristiche.

Acqua sul fuoco

«I dati provvisori al 31 agosto indicano che la campagna Antincendio 2025 si colloca nella media dell’ultimo decennio, nonostante l’estate appena trascorsa sia stata tra le più difficili», afferma l’assessora all’Ambiente Rosanna Laconi. «Un risultato rafforzato dal fatto che le superfici boschive colpite sono inferiori alla media. Importantissimo è stato anche il contributo della flotta aerea. Ai tre Canadair e ai due elicotteri della flotta nazionale sono stati affiancati i 12 elicotteri regionali, tra cui due Super Puma».

Per il comandante della Forestale Gianluca Cocco, la situazione è sotto controllo. «Abbiamo un contratto e un programma da rispettare. Abbiamo disposto la migliore copertura logistica in funzione delle distanze delle basi, del territorio, del meteo e delle statistiche degli incendi».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

Accedi agli articoli premium

Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?
Sottoscrivi
Sottoscrivi