Disimparare Bob Dylan? L’impresa è ardua, vista la portata artistica e culturale di quello che, all’unanimità, è considerato uno dei rappresentati cardine del patrimonio intellettuale Nord-americano. A tentarla, tuttavia, per raccontare e manipolare il repertorio del più grande cantautore (e non solo) dell’ultimo secolo, saranno i Twist Of Fate, sabato, sul palco del BFlat di Cagliari, alle 21.30, con lo spettacolo “ABCDylan, sillabario per (dis)imparare Bob”. La band cagliaritana, composta da Gianni Zanata (voce, chitarra, armonica), Sergio Sorresu (basso e voce), Nanni La Nasa (piano elettrico e tastiere) e Giangi Pala (batteria), accompagnerà il pubblico in un viaggio nella poetica e nella musica di Bob Dylan. Un percorso tutt’altro che razionale, a volte scombinato, per tentare di esplorare i mondi sonori, che lo stesso Dylan ha assorbito, assimilato e riproposto nell’arco di una carriera iniziata oltre sessant’anni fa. Vincitore di dieci Grammy Awards, di un Oscar, nel 2001, per la canzone “Things Have Changed” nella colonna sonora di “Wonder Boys”, di un Premio Pulitzer, nel 2008, e del Nobel per la Letteratura, nel 2016, Dylan ha dichiarato anni fa: «Trovo religiosità e filosofia nella musica. Le canzoni sono il mio vocabolario. Credo nelle canzoni». I Twist Of Fate (come molti) credono nelle sue e “ABCDylan” non è altro che un escamotage per scompaginarne il repertorio.
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