La responsabilità del committente
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La gestione corretta dei rifiuti, soprattutto per i materiali contenenti amianto, è, oggi, uno dei punti più sensibili e strategici per la tutela dell’ambiente, della salute pubblica e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In tale contesto, affidarsi a una ditta qualificata, autorizzata e in regola è, infatti, una scelta etica, una buona prassi organizzativa e, di certo, un obbligo giuridico che coinvolge il committente e lo espone, in caso contrario, a responsabilità sul piano civile, amministrativo e, persino, penale. Lo smaltimento dei rifiuti speciali e dell’amianto richiede conoscenze tecniche specifiche, attrezzature certificate, personale formato e procedure rigidamente regolamentate.
Ogni fase, dalla rimozione al trasporto, fino al conferimento presso impianti autorizzati, deve rispettare standard precisi, stabiliti dalla normativa nazionale e regionale. L’inosservanza delle regole può generare danni ambientali gravi e irreversibili ma, anche, determinare un rischio concreto per la salute dei lavoratori e dei cittadini esposti, accidentalmente, alle fibre disperse.
Il committente che affida incarichi di bonifica o smaltimento rifiuti non è una figura passiva: la legislazione sulla sicurezza sul lavoro riconosce, infatti, un ruolo attivo e ben definito a chi commissiona l’opera.
Quest'ultimo ha il dovere di verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa incaricata, accertando autorizzazioni, iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali, formazione del personale.
Scegliere una ditta non autorizzata o non formata significa esporsi a conseguenze che vanno oltre l’aspetto economico. In caso di gestione scorretta dell’amianto, il committente è ritenuto corresponsabile di eventuali danni alla salute dei lavoratori o dei terzi, così come di sversamenti illeciti o attività di smaltimento abusivo.
Le sanzioni possono includere ingenti multe, sospensione dei lavori e procedimenti giudiziari con risvolti penali pesanti. Ancora più rilevanti, però, sono i rischi umani: una rimozione non conforme, infatti, può liberare fibre invisibili e altamente pericolose, capaci di provocare patologie gravi, anche dopo molti anni. Per questo, affidarsi a un’impresa regolare significa garantire trasparenza, tracciabilità e sicurezza. Una ditta qualificata opera seguendo protocolli certificati, utilizza dispositivi di protezione adeguati, esegue monitoraggi ambientali e rilascia la documentazione che attesta il corretto trasporto e conferimento dei materiali.
Il committente ottiene un duplice vantaggio: tutelare la propria responsabilità e assicurare che l’intervento sia svolto senza rischi per lavoratori, residenti e ambiente.
Affidarsi a ditte autorizzate non è una formalità ma un gesto concreto di attenzione verso le persone, i luoghi e il proprio ruolo di committente.
In questa prospettiva, affidarsi alla società Ecoshardana srl permette di avere la tranquillità di collaborare con un’azienda che rispetta gli elevati standard lavorativi e che opera nel pieno rispetto delle normative, tutelando il committente.
La Ecoshardana si occupa dello smaltimento di rifiuti di qualsiasi tipologia, operando su tutto il territorio dell'isola. Chi si rivolge alla Ecoshardana potrà contare su personale altamente specializzato, in grado di risolvere qualsiasi problematica e operare in tutti gli scenari possibili. La Ecoshardana ha tra i suoi committenti sia Enti pubblici che privati, a cui mette a disposizione tutti i mezzi e le conoscenze necessarie che l’attività relativa allo smaltimento dei rifiuti richiede. Rivolgersi alla Ecoshardana significa trovare un partner leale e capace, che lavorerà sempre per il raggiungimento dello scopo prefissato dal cliente.
I contatti della Ecoshardana sono reperibili:
sul sito: www.ecoshardana.it
email: info@ecoshardana.it
cell: 324.8481601/351.5589233 - numeri attivi con Whatsapp a cui inviare un messaggio con la richiesta così da essere ricontattati dall’ufficio tecnico.
