Il progetto “Cavalli, Cavalieri, Comunità. Storia e Futuro di Marghine e Goceano”, sostenuto da Fondazione di Sardegna, ha l’obiettivo di definire un "Piano per la valorizzazione del cavallo in Sardegna", partendo dalle specificità delle diverse subregioni come, appunto, il Marghine e Goceano che hanno iniziato a collaborare, aprendo un dialogo con i Territori limitrofi.
È un progetto di tipo operativo, che dà forma e metodo alle proposte costruttive che emergono dagli operatori, dal comparto e dalla società civile che unisce cittadini, appassionati, giovani che stanno investendo su un’idea di Futuro condiviso del Territorio.
Una attività di ascolto e di impegno diretto e operativo da sindaci e amministratori di 10 Comuni di Marghine e Goceano, pienamente coinvolte nella prospettiva di considerare il Cavallo, i servizi e le produzioni locali, la nuova residenzialità, come uno degli elementi portanti del piano dei Distretto Rurale del Centro Sardegna.
Partendo dalle numerose e qualificate esperienze storiche in materia, il progetto mira alla valorizzazione del settore equestre come fattore caratterizzante l'idea di Sardegna Sostenibile, al fine di proporre un nuovo modello di sviluppo che relazioni il Cavallo, i Cavalieri e la tradizione equestre (quindi la narrazione e i successi ascrivibili a questa categoria) e la Comunità, intendendo per tale il contesto di relazioni sociali, culturali, ambientali, storiche, antropologiche e artistiche che hanno accompagnato l'Isola nei secoli.
Cambiare il Territorio e attrarre per lo Sviluppo Locale
È necessario fare sistema, con un coordinamento di intenti delle realtà esistenti e una strategia condivisa per le azioni infrastrutturali, di governo e culturali necessarie per lo sviluppo.
Il mondo del cavallo e le discipline ad esso collegate sono studiati in tavole rotonde e seminari in cui gli "stakeholders" del settore quali proprietari e appassionati, allevatori, gestori, operatori turistici, esperti, operatori di ippoterapia, potranno confrontarsi sulle diverse dimensioni del tema (sociale, culturale, ambientale, turistico, economico ecc.) individuano e analizzano le migliori pratiche e prospettive locali comparate con quelle italiane e straniere.
Partendo dal coinvolgimento degli stakeholders, è importante avviare nel Territorio, congiuntamente ad altre linee come il cicloturismo e l'outdoor, un piano generale di grande (ri)qualificazione ambientale e transizione green, con investimenti mirati nel patrimonio ambientale e nelle infrastrutture qualificate di servizio ai residenti prima ancora che ai viaggiatori ed ai turisti.
Si vuole superare il concetto dei Paesi rurali decadenti, creando invece motivi e attrattori per una residenza qualificata ricca di servizi per tutti i mesi durante l’anno.

Senza questi grandi piani, tutte le iniziative private devono continuare ad operare come singoli e senza disporre (contrariamente alla concorrenza di territori qualificati come il Trentino) di grandi reti di servizi e di qualificazione ambientale.
Sandro Murtas, BS 1879.
La realizzazione dei primi obiettivi è fondata su un patrimonio rilevantissimo relativo al cavallo anglo arabo sardo che consente, da subito, la narrazione e l'attrazione di risorse, appassionati, partners anche nazionali. È infatti nota la esistenza di qualificatissimi contenuti e luoghi nel recente passato della regione, con i siti di Badde Salighes (saga dei Piercy), di Foresta Burgos, delle tenute Mariani, di Tanca Regia per citarne alcuni e
restare nella seconda metà dell'800, per arrivare alle più recenti attività per la tutela della genealogia equestre. Una visione di (ri)qualificazione dei nostri Paesi di questo tipo, incontra perfettamente le prospettive di rifunzionalizzazione e riqualificazione dei luoghi anche in una logica di accoglienza e di nuove cittadinanze nelle aree interne e nei paesi a rischio spopolamento.”
Risultati e prospettive
Alla prima fase di confronto svolta nei mesi di novembre e dicembre, segue il workshop del 11 marzo, aperto alla cittadinanza, che mette a punto la strategia di sistema dei prossimi 12 mesi. Sono stati già realizzati un brand tematico (Cavalli, Cavalieri, Comunità), un sito web di riferimento, le pagine social, un evento importante a fine primavera 2023, per iniziare a valorizzare i siti e gli operatori che collaborano in una logica di offerta territoriale. Nei mesi scorsi numerosi cavalli e cavalieri (donne e uomini) del Territorio hanno partecipato ad alcune riprese cinematografiche per trailer di film che potrebbero essere registrati nei luoghi simbolo di questa parte di centro Sardegna. Sono stati attivati i contatti con altre realtà italiane, come la comunità che a Siena partecipa al Palio, nel quale cavalli e cavalieri di Sardegna hanno un ruolo di assoluti protagonisti. Le relazioni sovraregionali consentiranno di mutuare esperienze lavorative di eccellenza.
Appuntamento al meeting dell’11 marzo, a Sindia. Ulteriori approfondimenti su www.cavallisardegna.it

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