“Ho deciso di parlare perché altrimenti mi avrebbero uccisa. Ma, adesso, se mi chiedono 'preferisci continuare a vivere così o morire?', io scelgo la morte. Se mi sparano sono contenta, perché almeno finisce questa storia: mi sento proprietà dello Stato e mi hanno tolto la voglia di vivere. Se mi capita qualcosa diranno: 'Lei l'aveva detto'. Sono esausta, aiutatemi”. Parla così Sara Tommasi, coinvolta nell'inchiesta della procura di Napoli, a “Diva e Donna”, in edicola domani. “Mi somministrano di nascosto sostanze che mi hanno fatta diventare malata di sesso - prosegue Sara Tommasi - per controllarmi mi hanno impiantato anche dei microchip. In casa mia - aggiunge in un altro passaggio - entrano persone, spariscono cose e forse mi mettono anche dei gas. Sento un odore pesante, mi addormento e dormo tantissimo”. E ancora: "C'è un sistema per uniformare una volontà comune, per mantenere lo stato delle cose in Italia. Potrebbero esserci dietro anche riti satanici". Infine, sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la showgirl dice: “Non ho mai preso soldi da Berlusconi, purtroppo no”.
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