"Andrò in Paradiso, perché il sesso non è peccato, è bello e piacevole”.

E’ la certezza di Ilona Staller – 70 anni compiuti a novembre -, che ha parlato di uomini, amore e politica in un’intervista al Corriere. Dalle storie con Riccardo Schicchi e Jeff Koons alla sua esperienza politica.

Di una cosa l’ex pornostar è molto orgogliosa: “Ho spostato il comune senso del pudore e sdoganato tanti tabù. Non è stato per me indolore, ho ricevuto 50 denunce per atti osceni in luogo pubblico, ma ne vado fiera”.

L’ingresso in politica ha fatto più scandalo dei suoi film: “Solo Marco Pannella si aspettava che potessi essere eletta”, dice, ricordando le sue battaglie. “Mi sono battuta per creare i parchi dell’amore, garantire il diritto all’affettività dei carcerati, per insegnare educazione sessuale a scuola e abrogare la legge Merlin. Per istituire la tassa ecologica sulle auto e vietare la sperimentazione sugli animali”.

Il primo matrimonio fu con un uomo di 25 anni più grande, durò poco e andò male ma la portò in Italia. Cosa che ha svoltato la sua carriera grazie all’incontro con Riccardo Schicchi, produttore con cui ha avuto una storia di 11 anni. Poi la relazione con Jeff Koons, che tanto l’ha fatta soffrire e da cui è nato il figlio Ludwig.

“Jeff mi ha fatto cose tremende, una relazione disastrosa. Durante la causa per l’affidamento raccontò al giudice che avevo fatto entrare il bambino in America illegalmente dal Messico per fare un film con Moana. Era vero, ma sono cose che non si dicono al giudice”.

Infine, un pensiero per l’amica-rivale Moana Pozzi: “Abbiamo lavorato tanto e fatto tanto sesso insieme e ci siamo raccontati le nostre cose”. Nessuna invidia: “Era super intelligente, quando le davano un copione le bastava leggerlo una volta per ricordarlo a memoria”.

(Unioneonline/L)

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