#AccaddeOggi: 4 ottobre 1987, la beatificazione di Antonia Mesina da Orgosolo

04 ottobre 2022 alle 07:01

Il 4 ottobre 1987 Giovanni Paolo II beatifica Antonia Mesina da Orgosolo.

La giovane è stata uccisa quando aveva solo 16 anni la mattina del 17 maggio 1935 nelle campagne del paese.

"Ci permettiamo di presentare il primo fiore della Gioventù Femminile di Azione Cattolica Italiana, il primo figlio reciso dal martirio, la sedicenne Antonia Mesina di Orgosolo, educata alla scuola di Maria Goretti": con queste parole Armida Barelli, amica di Antonia, aveva informato Papa Pio XI della vicenda.

Antonia, nell’ultimo giorno della sua breve vita, era andata a messa, poi si era messa a cercare legna per alimentare il fuoco necessario per cuocere il pane in casa. Lungo la strada aveva incontrato la vicina di casa, Annedda Castangia, e insieme si erano messe al lavoro. All’improvviso era apparso Ignazio Catgiu, 21enne, che aveva afferrato la ragazzina trascinandola dietro i cespugli tentando di violentarla. Il suo piano non era riuscito e allora aveva massacrato Antonia con almeno 74 colpi di pietra, uno le aveva completamente sfigurato il viso.

Catgiu è stato condannato a morte il 27 aprile 1937 con fucilazione avvenuta a Pratosardo.

Le spoglie della beata sono state sistemate nella parrocchiale di Orgosolo.

(Unioneonline/s.s.)