#AccaddeOggi: 3 aprile 1922, cent'anni fa Stalin segretario generale del Pcus

03 aprile 2022 alle 07:01

E' il 3 aprile del 1922 quando Iosif Stalin viene eletto segretario generale del Partito comunista dell'Unione sovietica.

Georgiano, un passato da rivoluzionario socialista, fu uno dei capi della Rivoluzione d'Ottobre. Alla morte di Lenin rafforzò progressivamente il suo potere trasformando la carica di segretario generale nel più centrale dei ruoli.

Tra i suoi principali oppositori Lev Trockij, sostenitore della tesi della “rivoluzione permanente” di Marx ed Engels, come "anello della catena internazionale". Stalin invece credeva nella teoria del "socialismo in un Paese solo": l'Unione Sovietica doveva mobilitare tutte le proprie risorse per salvaguardare la propria rivoluzione.

Con le purghe e i gulag, represse violentemente qualsiasi tipo di opposizione, da cui era ossessionato. Politiche di terrore e repressione che diventarono ancora più violente dopo la seconda guerra mondiale quando Stalin divenne detentore di un immenso potere in Unione Sovietica e nell'Europa centro-orientale e capo indiscusso del comunismo mondiale.

Ormai in età avanzata, subì un colpo apoplettico nella sua villa suburbana di Kuncevo, la notte tra il 28 febbraio e il primo marzo 1953, ma le guardie di ronda forzarono la porta solo la sera del primo marzo, quando era già in condizioni disperate. Morì all'alba del 5 marzo: fino all'ultimo è rimasto convinto di essere vittima di una congiura.

Oggetto in vita di un vero culto della personalità, dal 1956, a partire dal XX Congresso del Pcus, è stato fortemente criticato per i suoi spietati metodi di governo.

(Unioneonline/D)