La notizia della morte, avvenuta il 29 novembre 2010, arriva mentre è in onda l'ultima puntata di "Vieniviaconme", su Raitre. Fabio Fazio, che la conduce, dice agli spettatori: "Non posso andare avanti, devo dirvi che è morto Mario Monicelli. Lo avremmo tanto voluto qui, ma era malato e adesso non c'è più".

Con Monicelli, se ne va l'ultimo grande del cinema italiano. Aveva 95 anni e ha messo fine lui stesso alla propria vita gettandosi da un balconcino del quinto piano dell'ospedale romano San Giovanni, dove era ricoverato per un tumore alla prostata in fase terminale. È in una stanza da solo e nessun biglietto viene trovato, mentre il corpo è rinvenuto dal personale dell'ospedale, a pochi metri dall'ingresso del pronto soccorso, disteso in un vialetto, accanto ad alcune aiuole.

Il maestro Monicelli è stato uno dei nostri più grandi registi e sceneggiatori, oltre che scrittore.

Insieme a Dino Risi e Luigi Comencini è considerato uno dei massimi esponenti della commedia all'italiana, autore di celebri film come "Guardie e ladri", "I soliti ignoti", "La grande Guerra" (Leone d'oro a Venezia), "L'armata Brancaleone", "Amici miei" e "Il marchese del Grillo".

Candidato per sei volte al premio Oscar, nel 1991 riceve il Leone d'oro a Venezia alla carriera.

(Redazione Online/m.c.)

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