#AccaddeOggi: 26 novembre 2010, la scomparsa di Yara Gambirasio

26 novembre 2022 alle 07:01

Esattamente 12 anni fa si apriva in Italia il caso di Yara Gambirasio.

Venerdì 26 novembre 2010 la ragazza, di Brembate di Sopra (Bergamo), alle 17.30 va al centro sportivo del suo paese, ultimo luogo in cui verrà vista. Lì resta fino alle 18.40, poi se ne perdono le tracce, il suo telefono alle 18.49 aggancia la cella di Mapello, a 3 km da Bremate, alle 18.55 di vuono la cella di Brembate di Sopra in via Ruggeri. Poi il segnale scompare.

Il suo corpo verrà ritrovato in maniera del tutto casuale tre mesi dopo, il 26 febbraio 2011, da un aeromodellista in un campo aperto a Chignolo d'Isola, distante circa 10 km da Brembate di Sopra. Yara è stata presa a sprangate e accoltellata almeno sei volte: sul corpo vengono rilevati un trauma cranico e una profonda ferita al collo.

Il 16 giugno 2014 per l'efferato delitto, che aveva avuto un'enorme risonanza mediatica, viene arrestato Massimo Giuseppe Bossetti, muratore di 44 anni di Mapello. Il suo Dna è sovrapponibile a quello dell'uomo definito "Ignoto 1", rilevato sugli indumenti intimi di Yara. A dare l'annuncio dell'arresto è il ministro dell'Interno Angelino Alfano, suscitando una reazione di disapprovazione della Procura.

Massimo Bossetti si è sempre detto innocente, ma nel 2018 viene condannato all'ergastolo.

(Unioneonline/L)