#AccaddeOggi: 25 dicembre 1977, la morte di Charlie Chaplin
Esattamente 45 anni fa il cinema piangeva uno dei suoi pionieri, un artista ancora oggi inarrivabile.
Parliamo di Charlie Chaplin, un vero e proprio mostro sacro la cui carriera sconfinata è impossibile da racchiudere in poche righe.
Comico, mimo, caratterista, regista, autore, fuoriclasse del cinema muto. Capace di far ridere e piangere, di esprimere i sentimenti umani senza l'uso della parola.
Nel 1921 con il film "Il monello" porta alla ribalta il personaggio di Charlot, già apparso in alcuni suoi precedenti cortometraggi. Bombetta, bastoncino e camminata buffa, il simpatico vagabondo diventa simbolo delle ingiustizie dei tempi moderni.
Nel 1940 ridicolizza Adolf Hitler nel film "Il grande dittatore": interpreta Adenoid Hynkel, dittatore del fantastico Stato di Tomania, ma è evidente anche ai meno attenti che il suo sia un messaggio di pace lanciato al mondo contro l'orrore del nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. La pellicola sarà distribuita in Italia solo nel 1946.
Nato a Londra, Chaplin muore a 88 anni a Corsier-sur-Vevey, in Svizzera.
Tra le onorificenze ricevute, può vantare anche quella di Grande ufficiale della Repubblica italiana conferitagli nel 1952 per i suoi meriti artistici.
(Unioneonline/L)