#AccaddeOggi: 11 gennaio 1999, muore Fabrizio De Andrè
L'11 gennaio del 1999 ci lasciava, stroncato da un carcinoma polmonare a 59 anni ancora non compiuti, uno dei più grandi cantautori italiani.
Nato a Genova il 18 febbraio 1940, Fabrizio De Andrè - soprannominato Faber dall'amico Paolo Villaggio - ottiene il diploma al Classico e lascia gli studi di Giurisprudenza per dedicarsi alla musica.
Mai scelta fu più fortunata, in quasi 40 anni di carriera ha inciso 14 album di grande successo. I suoi brani hanno fatto la storia della musica: "Bocca di rosa", la struggente "La canzone di Marinella", l'antimilitarista "La guerra di Piero" e tanti altri.
Rapporto privilegiato con la Sardegna il suo: nel 1976 si trasferisce nell'Isola, nella tenuta dell'Agnata a Tempio Pausania. Dopo 3 anni viene rapito dall'Anonima Sequestri assieme a Dori Ghezzi: i due restano prigionieri per 4 mesi nella zona del monte Lerno, a Pattada.
Verranno liberati il 21 dicembre dietro il pagamento di un riscatto di circa 550 milioni di lire, raccolti dal papà del cantautore.
"La vita in Sardegna - aveva detto De Andrè parlando del suo buen retiro nell'Isola - è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: 24mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso".
(Unioneonline/L)