Whirlpool ha deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento di Napoli.

L'annuncio è arrivato nel corso dell'incontro online convocato dal ministero dello Sviluppo economico con l’azienda e i sindacati. A rischio il posto di 350 lavoratori.

L'amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, ha dichiarato: "Siamo consapevoli della nostra scelta, siamo il più grande investitore e produttore di elettrodomestici in Italia. Sempre nell'ambito della procedura (55 giorni) vogliamo anche confermare la nostra intenzione di prolungare in questo periodo la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione”.

Ormai, ha sottolineato, “la produzione è ferma a Napoli da oltre otto mesi”.

La Fiom ha attaccato la scelta della società: “Così si rompe il dialogo, i lavoratori risponderanno con forza e con iniziative esemplari. Il governo intervenga”.

"In questi mesi sono stati messi a disposizione dell'azienda decine di milioni di euro di supporto da parte del governo, che rinnova l'impegno a lavorare lealmente, con la cassa integrazione gratuita fino ad ottobre e un piano di reindustrializzazione, su cui stiamo già lavorando. Questa scelta dell'azienda è incomprensibile", ha affermato la viceministro Alessandra Todde. "Non mollo io - ha detto - e non mollano i lavoratori. Riconvocherò tavolo in tempi brevi, ora subito interlocuzioni con sindacati. L'azienda non può comportarsi così".

“È irragionevole - ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti - non accettare la proposta delle 13 settimane di cassa integrazione. Siamo perplessi rispetto a questo rifiuto che danneggia solo i lavoratori Whirlpool, che dovrebbero invece essere tutelati”.

(Unioneonline/F)

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