Fare pubblicità sui giornali conviene sempre di più: le aziende potranno beneficiare di un credito d'imposta che arriverà fino al 90 per cento delle spese sostenute. È la grande novità del Decreto fiscale varato dal governo, che ha stabilito una serie di incentivi per chi acquista spazi pubblicitari su stampa quotidiana e periodica, anche on line.

GLI SCONTI Le imprese avranno diritto a importanti agevolazioni fiscali sugli investimenti «incrementali» realizzati nella seconda metà del 2017. In pratica: saranno prese in considerazione le maggiori spese dal 24 giugno fino alla fine dell'anno, rispetto a quelle dello stesso periodo del 2016. Esempio: se un'impresa ha investito nel secondo semestre dell'anno scorso 100mila euro in pubblicità sui giornali, e negli stessi mesi del 2017 ne ha speso 150mila, avrà diritto a un credito d'imposta calcolato sulla differenza di 50mila euro.

I CALCOLI Quale sarà l'agevolazione? Per le grandi aziende il credito sarà del 75 per cento (della spesa incrementale), dunque torneranno in cassa 37.500 euro. In pratica, l'investimento pubblicitario "aggiuntivo" di 50mila euro costerà solo 12.500 euro. Ma gli incentivi sono ancora più convenienti per la vasta platea di microimprese, piccole e medie aziende (ovvero quelle con meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro) e start up innovative. Queste categorie avranno diritto al 90 per cento di credito d'imposta.

Dunque, prendendo in considerazione sempre i 50mila euro di investimento "incrementale", 45mila euro torneranno in cassa sotto forma di sgravio fiscale, e l'investimento effettivo sarà di appena 5mila euro.

Riassumendo: basterà investire solo l'1 per cento in più rispetto al passato per accedere alle misure del governo e vedersi riconosciuto un incentivo sull'investimento pubblicitario. Potranno richiedere il credito d'imposta sia le imprese che i lavoratori autonomi.

LE OPPORTUNITÀ «È una grande occasione per le aziende sarde e per tutti gli inserzionisti, che potranno investire sulla comunicazione in un Gruppo che ha oltre un milione di contatti giornalieri», dice Lia Serreli, direttore generale de L'Unione Sarda e amministratore delegato della Pbm, la concessionaria della pubblicità per il Gruppo Unione. «Il team della Pbm», aggiunge Lia Serreli, «è a disposizione delle imprese per chiarire tutti i dettagli del provvedimento fiscale».

Gli sconti per il 2017 saranno dedicati a chi investe su giornali cartacei e sulla stampa on line: L'Unione Sarda, oltre a essere il più antico quotidiano dell'Isola, vanta una media di 333mila lettori al giorno e una tiratura di 50mila copie; il sito Unionesarda.it è letto da una media di 213mila utenti unici al giorno e può contare su quasi 24milioni di pagine lette ogni mese.

I FONDI A DISPOSIZIONE Al credito d'imposta per il 2017 sono destinati 20 milioni di euro, parte dei 50 milioni provenienti dalla quota del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, di competenza della Presidenza del Consiglio dei ministri. I fondi a disposizione potranno essere richiesti dagli inserzionisti sulla base dei dati consuntivi, quindi già dall'inizio del 2018.

GLI EDITORI Il presidente della Fieg (Federazione italiana editori giornali), Maurizio Costa, ha espresso «grande soddisfazione per una misura anticiclica, positiva per l'economia in ripresa e a lungo attesa da imprese, investitori e operatori dell'informazione. Una misura», conclude Costa, «che riconosce il valore della stampa e che porta a conclusione gli interventi di riforma del settore avviati dal ministro Lotti con il Tavolo per l'Editoria».

Michele Ruffi

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