Il team di sicurezza informatica di UniCredit ha identificato un caso di accesso non autorizzato a dati relativo a un file generato nel 2015.

Lo ha reso noto la banca con un comunicato, in cui si spiega: "Questo file conteneva circa 3 milioni di record, riferiti al perimetro italiano, e risultava composto solo da nomi, città, numeri di telefono ed e-mail".

Di conseguenza, "non sono stati compromessi altri dati personali, né coordinate bancarie in grado di consentire l'accesso ai conti dei clienti o l'effettuazione di transazioni non autorizzate".

La società ha avviato un'indagine interna e informato tutte le autorità competenti, compresa la polizia.

Unicredit sta contattando, tramite posta tradizionale e/o notifiche via online banking, tutte le persone potenzialmente interessate.

(Unioneonline/F)
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