Trenta vendemmie celebrate in grande stile attraverso 7 grandi annate. Il Turriga è stato il protagonista principe ieri sera a Serdiana, dove la Cantina Argiolas ha organizzato un evento importante quanto emozionante per festeggiare le 30 candeline di un’assoluta eccellenza enologica italiana nel mondo.

«Quando è nata l’idea del Turriga con l’annata 1988, l’obiettivo è stato quello di creare un vino fortemente sardo ma allo stesso tempo con un carattere decisamente internazionale. Dopo trenta vendemmie possiamo dire con soddisfazione che il risultato è stato raggiunto». 

Milano, New York, Seattle, Venezia e Zurigo: un percorso di emozioni, racconti e degustazioni iniziato a maggio 2022 che si concluderà a Tokyo e Osaka a giugno di quest’anno. Ieri a Serdiana una tappa di questo cammino, ideato dalla famiglia Argiolas che ha devoluto tutto il ricavato alla Caritas diocesana di Cagliari.

A guidare la verticale di 6 annate (1998, 2004, 2008, 2011, 2013, 2018, a cui è stata aggiunta poi anche una settima quella del 1995 anno in cui il Turriga ha avuto l’Oscar del miglior vino rosso italiano), Paolo Lauciani e Mariano Murru. «Il Turriga è il vino del cuore, portabandiera dell’azienda ma anche ambasciatore della Sardegna nel mondo», ha detto l’enologo direttore tecnico della cantina di Argiolas che festeggia a sua volta trent’anni di impegno, passione e professionalità con la l’azienda di Serdiana.  

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