Una cospicua parte di quei 35 milioni stanziati dalla Regione per i prossimi tre anni, destinati alle linee ferroviarie turistiche, verrà assegnata alla linea del Trenino verde che collega Macomer con Bosa Marina.

In particolare si procederà col recupero delle vecchie stazioni, le case cantoniere e i caselli posti lungo la vecchia linea ferroviaria, che diventeranno un efficace contorno al passaggio del trenino carico di turisti.

Edifici in abbandono e nel degrado, che saranno presto trasformati in locande con ospitalità e ristorazione, in stazioni di posta, con vendita prodotti caratteristici, banco ristoro, bookshop, presidio ed esposizione artistica, culturale e naturalistica e anche info-point per la visita nelle zone interne da parte dei turisti che affollano le aree costiere.

Rossana Ledda, vice sindaco di Macomer
Rossana Ledda, vice sindaco di Macomer
Rossana Ledda, vice sindaco di Macomer

"Adesso aspettiamo delibere attuative, protocolli e parte operativa relativa ai bandi e ai lavori di manutenzione della tratta - dice il vice sindaco Rossana Ledda - Strutture e quanto altro che rendono affascinante la tratta tra Macomer e Bosa e indimenticabile l'esperienza del turista e dei visitatori in genere. Nonostante Macomer non sia un centro con vocazione turistica, noi continuiamo a crederci e a lavorarci fortemente convinti che con il ricco patrimonio archeologico e con l'archeologia industriale, anche noi abbiamo tante belle cose da raccontare".
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