"Destinazione Sardegna 2018-2021" è il nome del piano strategico realizzato dalla Regione Sardegna presentato oggi all'aeroporto di Elmas dall'assessore al Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, e dal coordinatore del Piano, Josep Ejarque.

Le parole chiave sono: governance del sistema turistico con la cooperazione tra pubblico e privato, diversificazione dell'offerta secondo il paradigma della sostenibilità, creazione di nuove stagionalità, digitalizzazione del marketing e della promozione.

"Arriva oggi al traguardo - ha detto Argiolas - il lungo processo di costruzione partecipata del Piano strategico, iniziato nella primavera scorsa e che ha visto impegnate in questi mesi più di 600 persone tra istituzioni, enti, imprese e semplici cittadini attraverso decine di incontri tematici territoriali, due sedute della Conferenza permanente del turismo a Milis e Cagliari e una consultazione online. Questo percorso, coordinato da Josep Ejarque, uno dei maggiori esperti internazionali di Destination Management e Destination Marketing, ha fatto emergere non solo criticità e debolezze del sistema turistico sardo ma anche vantaggi e opportunità che vogliamo sviluppare e cogliere".

"Il turismo - ha aggiunto Ejarque - sta iniziando un nuovo ciclo segnato dall'incertezza per il mutato quadro geopolitico mondiale. Il piano che presentiamo oggi è impostato per preparare il sistema turistico sardo a sfruttare le nuove opportunità e posizionare la Sardegna come 'destinazione Premium', ad alto valore aggiunto".

Il Piano, nato dalla legge regionale del turismo, ha l'obiettivo di "migliorare la competitività e attrattività della destinazione Sardegna in un'ottica di sostenibilità", ha detto ancora Argiolas, che ha anche ricordato come al centro del progetto ci sia "il nostro capitale territoriale, cioè quei fattori naturali, sociali, organizzativi, che arricchiscono e rendono unici i territori".

"Non esiste una destinazione turistica se questa non è attrattiva e accogliente per chi la abita: le comunità devono diventare l'asse portante di un nuovo sistema turistico che pone al centro il paesaggio declinato in tutte le sue più importanti accezioni: ambientale, umano, urbano, sociale, culturale, identitario e produttivo, per citarne solo alcune", ha concluso.

Quattro le novità: l'organizzazione del sistema turistico come network, la gestione pubblica della destinazione con la cooperazione di istituzioni e privati, lo sviluppo di nuovi prodotti che si affianchino al balneare e creino nuove stagionalità, un nuovo modello operativo e integrato della promozione che coinvolga anche le reti di prodotti e i cluster territoriali.

E due sono le direttive o "pilastri" per la crescita dell'Isola: Sviluppo e gestione e Marketing e promozione della Destinazione, che si articolano in 14 assi strategici sui quali vengono sviluppati programmi e azioni prioritarie. Per il primo pilastro, gli assi sono: gestione coordinata; miglioramento dell'attrattività; accessibilità e mobilità; infrastrutture turistiche; intelligenza turistica; sostenibilità e inclusione; formazione e sensibilizzazione; strategia di prodotto-destinazione. Per quanto riguarda invece il Marketing della destinazione Sardegna, i restanti 4 assi si concentrano su: mercati e target; immagine, posizionamento e comunicazione; branding; marketing e promo-commercializzazione; commercializzazione e distribuzione.

(Unioneonline/s.s.)
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