Il reddito di cittadinanza e il taglio delle tasse procederanno "di pari passo" perché "sono necessari a cambiare il sistema e supportare la crescita economica".

Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Giovanni Tria in un'intervista a Bloomberg, parlando di due punti importanti del contratto di governo firmato da Lega e Movimento 5 Stelle.

Nei giorni scorsi il vicepremier Luigi Di Maio aveva sottolineato l'urgenza di entrambi i provvedimenti, auspicando una loro rapida approvazione. Il ministro aveva però assunto una posizione più cauta, in particolare rinviando la discussione sul reddito di cittadinanza al prossimo anno per la mancanza attuale di coperture economiche. Una cautela ribadita anche nelle ultime dichiarazioni.

"Una maggiore crescita economica - ha spiegato ancora l'esponente dell'esecutivo Conte - deve venire dalla graduale attuazione del programma di governo".

Per Tria questo "richiede di agire sia sulla composizione delle entrate fiscali che sulla spesa. La nostra discontinuità rispetto al precedente governo non sarà sul livello del deficit ma piuttosto sul mix di politiche".

Il ministro ha poi confermato che non sono previste manovre correttive quest'anno: il 2018 di chiuderà dunque entro le stime di deficit (1,6% del Pil) e debito (130,8) scritte dal precedente governo.

Tria ha infine dichiarato come "nessuno voglia uscire dall'euro" e che "non sarebbe giustificabile", visti i numeri e le stime, un downgrade delle agenzie di rating.

(Unioneonline/F)

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