"L'indipendenza di Bankitalia va difesa". Parola di Giovanni Tria, ministro dell'Economia , all'indomani delle dichiarazioni incendiarie dei vicepremier Salvini e Di Maio che hanno detto di voler praticamente azzerare i vertici di Consob e Bankitalia.

Anche oggi i leader delle due anime della maggioranza hanno rilanciato sulla questione.

"Ora che noi come governo veniamo consultati per proceduta costituzionale nella nomina del direttorio, se ci chiedono un parere sul rinnovo dei vertici io dico no: c'è bisogno di discontinuità. Non vogliamo aprire un fronte contro nessuno, non attacchiamo Bankitalia e Consob, semplicemente manteniamo una promessa fatta agli italiani", ha dichiarato Di Maio.

"Sono d'accordo con lui", gli ha fatto eco Salvini. "Provare a guardare avanti mi sembra il minimo: chi è pagato per vigilare e non vigila deve cambiare. E non mi sembra che mega dirigenti che prendono mega stipendi siano stati molto efficaci".

Sullo sfondo una guerra all'interno del governo che vede Giorgetti accanto a Tria, ma i due leader politici ben allineati, almeno su questo.
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