Trasporto merci e rincari: l’ondata di aumenti travolge le imprese sarde
L’allarme di Confagricoltura. Riso, vino e formaggio: stangata sulle esportazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’onda si era già vista, in lontananza, un anno fa: con l’entrata in vigore dell’Ets – un sistema che l’Ue ha introdotto per disincentivare le emissioni inquinanti – le tariffe del trasporto merci erano aumentate da un giorno all’altro, a causa della nuova tassa che gli armatori hanno scaricato direttamente sulle società di logistica. Ora che dal primo gennaio l’Emission trading system ha fatto un altro scatto in avanti, i prezzi sono ulteriormente aumentati.
Più 20 per cento, su importi già rilevanti. Uno tsunami che sta travolgendo tutte le imprese sarde che devono fare i conti con i traghetti per assicurarsi le materie prime o alcuni componenti fondamentali per i loro prodotti, e ovviamente rischia di far affondare anche il fragile mercato dell’export. Insomma: gli svantaggi dell’insularità invece che diminuire – dopo il riconoscimento nella Costituzione – aumentano.
«L’obiettivo della decarbonizzazione è un impegno che il mondo produttivo è chiamato a rispettare», premette Stefano Taras, presidente di Confagricoltura Sardegna, «ma tutto questo ha un senso se viene condiviso. Non possiamo accettare che questi oneri vengano scaricati sui produttori agricoli e sull’agroalimentare dell’Isola». Tradotto: i prezzi, già lievitati negli ultimi anni, saliranno ancora.