C’è l’ok sul Superbonus.

Dopo giorni di confronto serrato tra i partiti della maggioranza è arrivato oggi l’accordo politico per eliminare il tetto Isee di 25mila per le villette. L’intesa ha ricevuto il via libera di massima da parte del governo, che attende le ultime verifiche della Ragioneria sui conti.

Il problema principale, che ha tenuto l’intesa in stallo per giorni, era legato ai costi della misura per il 2024: 350 milioni di euro che saranno coperti impiegando i fondi a disposizione del Parlamento per le modifiche alla legge di bilancio.

Nella manovra però restano ancora dei conti da chiudere e solo domani saranno formalizzati gli emendamenti: la Commissione Bilancio del Senato potrà iniziare a votare le modifiche durante quella che molto probabilmente finirà per essere una lunga maratona.

Il testo potrebbe approdare in Aula giovedì, dove sarà blindato da un voto di fiducia, Poi incasserà il via libera del Parlamento poco prima di Capodanno, giusto in tempo per evitare l'esercizio provvisorio.

Le riunioni sulla legge di bilancio sono continuate durante tutto il weekend nella sede del ministero dell'Economia e delle Finanze in via XX settembre e la sessione di questa sera della Commissione è saltata, per dare tempo ai tre relatori Daniele Pesco (Movimento 5 Stelle), Erica Rivolta (Lega) e Vasco Errani (Liberi e Uguali) di preparare il terreno per la definizione degli emendamenti.

Tra i risultati delle trattative, oltre al Superbonus, c’è l’accordo anche sul rinnovo dell'incentivo per il fotovoltaico e per le barriere architettoniche e sull'allineamento dei lavori trainati con quelli trainanti, che sarebbero tutti scontati al 110%.

Tra le altre richieste accolte dall’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi, c'è la modifica dei requisiti pensionistici per gli operai edili e i ceramisti, che potranno smettere prima di lavorare. Per chi deciderà di utilizzare l'Ape social, la soglia dei contributi scenderà da 36 a 32 anni e insieme ai 63 anni di età consentirà di lasciare il lavoro in modo anticipato.

“Così come avevo auspicato e come proposto dalla Commissione lavori gravosi del Ministero del lavoro, si è raggiunta l'intesa per l'anticipo pensionistico dei lavoratori edili e ceramisti. Giusto riconoscere a chi lavora nei cantieri un trattamento pensionistico differenziato. Un segnale importante per un settore nel quale ogni giorno bisogna lavorare per affermare, proteggere e difendere la sicurezza, la qualità e la dignità del lavoro”, ha commentato con soddisfazione il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Infine, c'è anche l’ok sulla proroga dell'esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico o tassa sui tavolini (l'estensione di tre mesi vale 82,5 milioni di euro), così come sul raddoppio della soglia del bonus mobili, che passa da cinquemila a diecimila euro. 

(Unioneonline/F)

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