In Sardegna si prospetta una stagione turistica particolare negativa.

"Non c'è stato nulla da fare, anche per Ferragosto un disastro", ha affermato Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Sardegna in merito ai primi dati relativi all'estate 2018

In attesa di conoscere i dati ufficiali sugli arrivi, Confesercenti ha fatto sapere che finora gli affari non sono andati "per niente bene".

A pagarne lo scotto è tutto il comparto: dagli hotel ai servizi spiaggia, ma anche i commercianti, market compresi.

"Siamo nel pieno della stagione, eppure la delusione e lo sconforto è tangibile in tutte le località turistiche della regione - spiega Piana - da più parti e ci riferiamo principalmente al comparto della somministrazione si dichiarano perdite rispetto all'anno scorso vicine al 30%. Vogliamo pensare che sia solo una percentuale dettata da valutazioni sommarie, più umorali che scientifiche; ma è evidente che se a fine stagione, quando tireremo le somme, il dato si dovesse confermare, sarebbe un vero e proprio disastro".

A registrare segno negativo ristoranti, bar, negozi, botteghe, ma anche supermercati.

"Si prevedeva una buona stagione, almeno come l'anno scorso, ma a parte rare eccezioni non c'è stato il pienone - ha dichiarato Carlo Amaduzzi, presidente Assohotel Sardegna - in diverse strutture hanno prenotato all'ultimo minuto, e in altre c'è ancora posto. Forse il fatto che la situazione nel Mediterraneo si è placata portando i turisti verso mete più economiche e meglio organizzate. Noi invece siamo rimasti fermi, non abbiamo

fatto tesoro del boom dell'anno scorso. Abbiamo solo un prodotto turistico legato alla balneazione e basta. Non si è stati in grado di realizzare nuovi prodotti che creassero attrattività: circuiti ciclabili, sentieristica, trekking. Nulla. E i turisti vanno altrove."

Deludente anche la stagione per i servizi spiaggia, che secondo quanto dichiarato da Gigi Molinari, presidente Fiba Sardegna, hanno registrato "un calo drastico, sia di presenze che di potere di spesa di coloro che arrivano. Nello stesso periodo rispetto all'anno scorso abbiamo avuto un calo che arriva quasi certamente al 30%. Non si è lavorato sulla fidelizzazione usando il vantaggio dell'anno scorso".

(Unioneonline/F)
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