È arrivato oggi, in una rapida conferenza di servizi, il via libera al programma di riavvio della Sider Alloys di Portovesme, nel Sulcis, unico stabilimento in Italia di produzione di alluminio primario.

L'ultima autorizzazione ambientale (AIA) in capo alla Provincia per l'approvazione del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) è stata depositata e la riunione si è conclusa con esito positivo, dopo circa un anno di iter burocratico.

Entro metà novembre è attesa la delibera dalla Giunta regionale che dovrà prendere atto delle risultanze della conferenza con le relative prescrizioni. Dopo questi passaggi formali l'azienda sbloccherà da subito il progetto di revisione delle celle elettrolitiche, cuore della produzione dell'alluminio primario. I macchinari sono già arrivati dalla Cina e devono essere scaricati dai container per poter essere installati e riprendere così la produzione.

Per la Sider Alloys si tratta di un investimento di 150 milioni con l'impiego degli operai, circa 400 a regime e oltre i 150 già reinseriti nello stabilimento per il cosiddetto pre-revamping.

La riaccensione delle prime celle - sia quelle sostituite che quelle "riadattate"- potrebbe esserci già tra marzo e aprile del 2022 con il primo processo di fonderia. Occorrerà aspettare, invece, qualche mese in più (entro fine 2022- inizi 2023) per vedere la prima colata di alluminio primario che riporterebbe il Sulcis, in particolare l'area industriale di Portoscuso, al centro della produzione italiana di alluminio in un periodo in cui si assiste ad una corsa al rialzo del prezzo del metallo.

"Un grande lavoro di squadra, e in tempi brevi la Giunta approverà la delibera finale, cui seguiranno le attività per il riavvio graduale della produzione", il commento del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas. Secondo il governatore "riavviare la produzione e salvaguardare i posti di lavoro renderà il polo dell'alluminio di Portovesme nuovamente competitivo nel panorama internazionale".

Un polo, spiega, che "rappresenta una ricchezza alla quale non possiamo assolutamente rinunciare, ed è necessario predisporre tutte le strategie per garantire che l'abbandono del carbone e la riconversione energetica avvengano salvaguardando tutti i presidi industriali, fondamentali per lo sviluppo armonico, insieme agli altri settori produttivi, del nostro sistema economico".

L'assessore all'Ambiente Gianni Lampis ha evidenziato "la celerità del lavoro portato a termine dalla Regione, tenendo sempre presenti le esigenze economiche e sociali di un territorio come il Sulcis". Soddisfazione anche dagli assessori Mario Nieddu, Anita Pili ed Alessandra Zedda, che hanno seguito giorno dopo giorno il percorso dell'iter autorizzativo nelle parti di propria competenza.

(Unioneonline/v.l.)

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