Vaccini gratis, farmaci innovativi e una sfilza di nuove prestazioni da ambulatorio a carico delle casse pubbliche. Tutto sulle spalle del bilancio regionale che ha già qualche difficoltà a tenere in equilibrio il peso di una spesa sanitaria sempre in crescita. E allora meglio chiedere un aiuto prima che la situazione precipiti: "Bisogna ripensare a una partecipazione dello Stato. Una quota di quello che serve per mandare avanti la Sanità deve arrivare da Roma", sintetizza Luigi Arru.

L’assessore qualche giorno fa ha scritto una lettera in cui ha espresso un identico concetto. Destinatario: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. La stessa che poco più di un anno fa aveva bacchettato le Regioni, "incapaci di rivedere la propria spesa". Nel mucchio c’era anche la Sardegna, che adesso guida questo braccio di ferro col governo: "Anche le altre regioni a statuto speciale ci stanno seguendo nella richiesta. Stiamo avviando una discussione serrata con lo Stato perché tra vaccini, nuovi Lea e farmaci rischiamo di non riuscire più a sostenere tutte le spese", dice Arru.
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