Si potrà continuare a pagare anche il caffè con il bancomat. Il governo alla fine si arrende all’Unione europea ed elimina dalla manovra la soglia di 60 euro entro la quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare di usare il pos.

La svolta è stata confermata ieri sera dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ora si studiano forme di ristori per gli operatori che avranno l’onere delle commissioni.

In commissione Bilancio Giorgetti ha delineato il maxiemendamento con cui si ritocca la legge di bilancio: con «misure di carattere sociale che riteniamo significative», ha spiegato.

Si allarga la platea (da 20mila a 25mila euro di reddito) per il taglio di tre punti del cuneo fiscale. Salgono a 600 euro le pensioni minime per gli over 75. C'è l'indicizzazione piena per le pensioni 5 volte la minima.

Ulteriore stretta sul reddito di cittadinanza, che nel 2023 sarà per 7 e non 8 mesi. Mente aumenta da 6 a 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per chi assume a tempo indeterminato i beneficiari del sussidio.

«Il governo - ha detto Giorgetti - è disponibile a un confronto con la commissione Bilancio per quanto riguarda una soluzione compatibile con la normativa e gli impegni assunti dal precedente governo sul Pnrr. Questo il nodo che ha portato al ripensamento sul pos, mentre resta il tetto di 5mila euro ai contanti.

Altra modifica sulle cartelle: slitta lo stralcio di quelle fino a mille euro, in cui non rientrano più le multe e i tributi locali.

(Unioneonline/L)

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