Si è aperto ieri nella sezione di Idraulica - facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari - il progetto PC Italia-Francia Marittimo GrrinPort (Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti), che rientra nel Programma PC Italia-Francia Marittimo 2014-2020.

Il gruppo di esperti ha per responsabile scientifico Alessandra Carucci, ordinario di Ingegneria sanitaria e ambientale, pro rettore per l’Internazionalizzazione dell’ateneo di Cagliari.

"L'obiettivo generale di GrrinPort - ha spiegato Carucci - è quello di migliorare la qualità delle acque marine nei porti limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente con la definizione di un set di buone pratiche per la gestione di rifiuti e reflui rivolte a enti gestori e utenti delle aree portuali. Il tutto in accordo con i principi della valorizzazione delle risorse e dell’economia circolare, da estendere a tutti i porti dell’area del Programma e, in prospettiva, a tutto il bacino del Mediterraneo".

Il Piano di raccolta e gestione dei rifiuti portuali è un obbligo di legge per l’Autorità Portuale "ma manca un'azione di raccordo nazionale e transfrontaliera, che uniformi le modalità di gestione delle diverse frazioni di rifiuti e tipologie di reflui, sia a bordo delle imbarcazioni che in porto, attraverso un servizio che risponda a criteri di facilità di accesso, efficienza ed economicità" rimarca la docente.

I PIANI D'AZIONE - I risultati attesi vertono sull’elaborazione di Piani d’azione per la gestione sostenibile, rispettivamente, dei rifiuti solidi, dei reflui conferiti e dei sedimenti dragati nei porti.

I beneficiari del progetto sono i gestori delle aree portuali e i fruitori del porto e, più in generale, i cittadini.

(Unioneonline/D)
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