Dopo che venerdì la Corte d'appello di Torino ha accolto il ricorso presentato da alcuni ex rider di Foodora contro la società, è stato messo a punto dal ministero del Lavoro un documento per disciplinare il settore del food delivery.

Secondo le indiscrezioni, il testo - sottoposto alle parti - prevedrebbe alcune novità, ampliando i diritti degli operatori: divieto di pagamento a cottimo, numero massimo di consegne fissato in tre all'ora, paga oraria minima, massimo 35 ore a settimana, un forfait come indennità di fine rapporto, rimborso spese per la manutenzione dei mezzi impiegati per le consegne (biciclette o scooter).

Pur equiparando di fatto i collaboratori delle società a dei lavoratori subordinati, le nuove tutele potrebbero però non portare a un riconoscimento dei rider come veri e propri dipendenti.

Qualora il provvedimento ricevesse l'ok di lavoratori e aziende, potrebbe essere inserito tra le norme contenute nel decreto legge su reddito di cittadinanza e pensioni, in discussione giovedì al Consiglio dei ministri.

Tre giorni fa il tribunale del capoluogo piemontese ha sancito il loro diritto di cinque ex lavoratori di una delle società più importanti del settore ad avere una somma calcolata sulla retribuzione stabilita per dipendenti del contratto collettivo della logistica.

I giudici hanno invece respinta la richiesta di riconoscere la sussistenza del licenziamento. discriminatorio.

(Unioneonline/F)
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