La ripresa economica c’è, lo confermano anche i dati del mercato del lavoro del 2023, ma restano molte criticità nell’Isola. A iniziare dalla diminuzione della popolazione fino alla sanità, comparto in cui la Sardegna fa registrare un alto dato, il peggiore in Italia, per quanto riguarda la rinuncia alle cure. Sono i dati principali che emergono dalla 31esima edizione del rapporto Crenos, presentato questa mattina a Cagliari.

La crescita è in linea con il dato italiano, il Pil sardo del 2022 è il 71 per cento della media europea. Cresce la spesa per consumi (+6,1%) ed è attivo il saldo tra cessazioni e assunzioni, con la Sardegna che ha 18mila occupati in più.

Il rettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola ha voluto ricordare come sarà importante non solo il rapporto Crenos di quest’anno ma lo sarà soprattutto quello del prossimo anno in cui si vedranno maggiormente gli effetti del Pnrr. E poi, la speranza del rettore, è che l’Einstein Telescope possa essere assegnato all’Isola. una grande occasione per la Sardegna. «Il modello lo abbiamo, ora dobbiamo crederci», ha detto Mola.
La direttrice del Crenos Anna Maria Pinna ha ricordato che il rapporto può essere un ottimo strumento per le future decisioni politiche, concetto sul quale si è detto d’accordo anche il presidente della Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu, intervenuto per un breve saluto.
In apertura della presentazione è stata ricordata anche la ricercatrice Sarà Pau, scomparsa in questi giorni e preziosa e attivissima animatrice del lavoro del Crenos negli ultimi anni.

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