Quasi un italiano su due rinuncia alle vacanze: in molti scelgono agriturismi, campagne e campeggi. Spesso in Sardegna
In crescita le vacanze “open air”, più sicure e più economiche. Chi rinuncia lo fa più spesso per soldi che per Covid
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Quasi un italiano su due non andrà in vacanza, più a causa delle difficoltà economiche che impongono rinunce che per via del Covid.
E’ quanto emerge da un’indagine realizzata da Demoskopika.
Solo il 54% degli italiani andrà in vacanza questa estate, il 46% ha rinunciato. Tra coloro che ci andranno, l’87% ha scelto una meta nazionale.
Tra coloro che restano a casa oltre al 24% che "ha già rinunciato, al di là del coronavirus", preoccupa il 17% (circa 10 milioni di italiani) che non andrà in vacanza perché non ha la possibilità economica per farlo, mentre appena il 5% ha accantonato i progetti perché, pur volendo, ha ancora timore a viaggiare a causa del Covid-19 e delle sue varianti.
CHI VA IN VACANZA – Più i giovani (il 62%) rispetto ad adulti (59%) e over 65 (solo il 33%). Risiedono principalmente nel Mezzogiorno, possiedono un titolo di studio medio-alto e sono lavoratori dipendenti.
Quasi 6 italiani su 10, infine, si affideranno alla tradizione optando per trascorrere la vacanza al mare (58%), poi montagna (15%), città d'arte e borghi (10%), campagna e agriturismo (8%).
Proprio quest’ultimo tipo di vacanza “open air”, ritenuta più sicura e più economica, continua ad essere sempre più scelta.
Secondo un’altra indagine realizzata da Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, e Human Company in collaborazione con Istituto Piepoli, un italiano su due ha programmato una vacanza e di questi un quarto la pianifica "outdoor" (villaggio e agriturismo in testa seguiti da camping e rifugio montano) con Sicilia, Sardegna e Liguria sul podio delle destinazioni preferite.
Il 65% di chi pianifica outdoor sceglierà una destinazione di mare, il 20% la montagna, il 16% città e località d'arte. Il profilo del viaggiatore outdoor è simile a quello dell'ultimo anno, con una decisa presenza di giovani (21%) e scarsa di over 64 (3%).
(Unioneonline/L)