Prezzo del latte di pecora, "in ginocchio il 90% delle aziende isolane"
Le proposte del Centro Studi Agricoli per superare la grave crisiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Alle porte della stagione 2019, il Centro Studi Agricoli si è riunito per esaminare la situazione del prezzo del latte di pecora e della filiera ovi-caprina.
"Nei mesi scorsi - spiega il presidente Tore Piana - abbiamo evitato di fare nostre considerazioni pubbliche sul comparto perché non volevamo creare allarmismi e perché confidavamo nelle azioni e decisioni strutturali da parte della Regione a guida Pigliaru, constatiamo con molto rammarico che nulla è stato fatto".
Le proposte, aggiunge Piana, "le abbiamo fatte. Non ultima la lettera inviata all'assessore all'Agricoltura ad agosto, in cui abbiamo proposto azioni chiare e secondo il nostro parere strutturali che se prese avrebbero sicuramente contribuito a determinare stabilità nella filiera e un prezzo del latte di pecora stabile per almeno i prossimi 5 anni".
"La situazione a oggi in Sardegna appare drammatica per l'intera filiera, siamo agli inizi della nuova campagna di produzione, con il prezzo del latte che viene contrattato a 0,60 centesimi al litro, rispetto a 0,85 centesimi litro della passata stagione. Un crollo verticale del prezzo che metterà in ginocchio il 90% delle aziende sarde".
Il Centro Studi Agricoli rilancia le sue richieste, tra le quali quelle di "adeguare il piano dell'offerta del Pecorino Romano DOP, stabilendo una penalità di 1 euro al Kg rispetto agli attuali 0,16 centesimi, per chi supera le produzioni stabilite all'interno del piano produttivo; modificare il disciplinare delle produzioni del Pecorino romano DOP; la richiesta di una moratoria straordinaria al governo nazionale, e da inserire nella Legge di Stabilità nazionale, che blocchi gli insoluti e gli arretrati dei pagamenti Inps agli agricoltori sardi".
Le azioni, conclude la nota, "dovrebbero essere adottate entro novembre 2018, se si vuole salvare l'intero comparto ovino in Sardegna".
(Unioneonline/s.s.)