Sono 349 i Presìdi Slow Food italiani, creati per salvaguardare le produzioni tipiche e per tutelare i produttori.

Sono stati catalogati nell'Atlante Gastronomico presentato alla 13esima edizione di Cheese, la rassegna internazionale che si tiene fino a domani a Bra (Cuneo).

I produttori coinvolti nei Presìdi sono in totale 2.465: la Sicilia vanta il maggior numero di progetti (51), seguita da Campania (41), Piemonte (36), Toscana (22) e Abruzzo (18).

Gli ortaggi sono la categoria più rappresentata (66), seguita dai formaggi (58, molti dei quali in mostra nella manifestazione), legumi e frutta (46) e salumi (39).

Tra i formaggi, ci sono caci millenari, come il fiore sardo dei pastori, che risale addirittura alla civiltà nuragica, e il conciato romano, il formaggio campano citato da Plinio il vecchio e da Marziale nel primo secolo dopo Cristo. E poi alcuni formaggi alpini - come lo storico ribelle, il bagoss di Bagolino, il Castelmagno d'alpeggio - e le paste filate del sud, dalla mozzarella nella mortella campana al caciocavallo podolico del Gargano, dalla vastedda del Belìce alle provole dei Nebrodi e delle Madonie, in Sicilia.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata