Via libera unanime del Consiglio regionale all piano straordinario per smaltire le pratiche Argea (51mila arretrate, 47mila da istruire nel 2020).

Tre articoli, frutto di un accordo tra maggioranza e opposizione, che autorizzano l'agenzia agricola ad attivare un piano di un anno che prevede l'impiego prioritario del proprio personale e di quello dell'altra agenzia Laore.

In che modo? Con incentivi o straordinari per i dipendenti - per un milione di euro - da riconoscere sulla base degli obiettivi fissati.

Il compito di monitorare le attività spetterà a un'unità di progetto costituita in capo alla presidenza della Regione che dovrà relazionare ogni due mesi al Consiglio regionale sullo stato dell'arte.

Delle pratiche relative ai premi regionali attesi da anni da agricoltori e imprese si occuperà Laore, Argea penserà a quelle comunitarie del Psr.

L'assessore regionale all'Agricoltura, Gabriella Murgia, ha detto di condividere il nuovo testo, pur difendendo quello presentato dalla Giunta che prevedeva una task force e poi sostituito, inoltre ha sottolineato che Argea entrerà presto a regime come organismo pagatore.

"Abbiamo affrontato assieme un problema difficile - ha spiegato il presidente della prima commissione Pierluigi Saiu - le forze politiche hanno messo da parte le proprie contrapposizioni per scrivere insieme un provvedimento per la Sardegna". Per Francesco Agus (Progressisti), "il testo della Giunta non era applicabile, la prima commissione ha capito che serviva soluzione corale, senza appuntarsi la medaglia".

Il capogruppo del Psd'Az Franco Mula, ha ipotizzato che lo smaltimento delle pratiche vale circa 800 milioni di euro.

Ro. Mu.
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