Aria di countdown e attesa tra i 1.500 lavoratori (700 solo degli appalti) della Portovesme srl, che ha annunciato lo stop delle produzioni di piombo negli impianti di Portovesme e San Gavino dal primo febbraio.

Oggi Christian Solinas è a Roma per trovare una soluzione col governo al problema dei costi – giudicati insostenibili dall’azienda – dell’energia elettrica. L’esecutivo nazionale potrebbe modificare il decreto sull’Energy Release o eventualmente trovare nuove formule per far marciare lo stabilimento.

Senza risposte immediate e certe l’azienda chiuderà tra 20 giorni, anche se ha confermato di aver avviato uno studio per la riconversione degli impianti. Cosa che tuttavia non dà certezze agli operai, considerando che ci sono anche i 392 che operavano nella linea dello zinco in cassa integrazione almeno fino a metà febbraio.

I sindacati dei metalmeccanici (le ditte d’appalto) hanno incontrato l’assessora al Lavoro Ada Lai per parlare della possibile messa in campo di ammortizzatori sociali. E domani dalle 7:30, all'ingresso della portineria degli appalti della Portovesme srl, è convocata da Fiom, Fsm e Uilm l'assemblea generale di tutti i lavoratori metalmeccanici.

(Unioneonline/L)

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