È stata un'annata positiva per il pomodoro sardo da conserva: l'ufficio marketing del gruppo Isa, legato alla Casar, evidenzia che dai circa 350 ettari coltivati sono stati raccolti quasi 280mila quintali di pomodori.

Il 90 per cento del prodotto conferito in azienda diventa polpa, pelati, passata e concentrato.

Nel 2014 l'azienda ha ottenuto 24 milioni di euro di fatturato, che dovrebbero essere confermati anche quest'anno. È previsto un incremento delle vendite sul mercato italiano e nell'ultimo anno sono più che raddoppiate quelle all'estero.

Grande importanza riveste però anche il mercato locale che sta raggiungendo ottimi risultati grazie al lavoro dell'associazione Arpos che dal 2011, col brand “Io sono sardo”, raggruppa oltre settanta produttori e investe su trasformazione e commercializzazione di un prodotto certificato.

«A distanza di quattro anni», spiega Battista Cualbu, presidente regionale della Coldiretti, «la scommessa è stata vinta. Le produzioni vanno a ruba, i soci hanno un margine di guadagno più alto e i consumatori acquistano un prodotto buono e con qualità garantita».
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