Inizia la fase di risveglio delle polizze assicurative dormienti.

A trarne un vantaggio potrebbero essere i circa 20mila i sardi che, senza saperlo, sono beneficiari di un cospicuo premio assicurativo maturato tra il 2001 e il 2016 anni e mai incassato.

In questi giorni l'Ivass, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ha comunicato a tutte le agenzie italiane di stilare un elenco di contratti scaduti e mai pagati per poter rintracciare i legittimi proprietari e procedere con la liquidazione delle somme.

In molti casi si tratta di premi piuttosto consistenti: in tutto il nostro paese si parla di 900mila (ancora ignari) beneficiari per un "tesoretto" di circa 30 miliardi di euro che si trovano ancora nei conti correnti delle compagnie assicurative.

"Si tratta soprattutto di polizze vita stipulate con persone nel frattempo decedute, i cui parenti prossimi non sono mai venuti a conoscenza del contratto in essere - spiega Roberto Pisano, presidente regionale del Sindacato nazionale degli agenti di assicurazione - ma tra i casi più frequenti rientrano anche intestatari ancora vivi che hanno sottoscritto una polizza come elemento, magari non principale, di un pacchetto di risparmio più ampio e hanno perciò dimenticato di averne diritto al momento della scadenza".

Nel dettaglio, nelle prossime settimane, saranno analizzate le polizze che risalgono ai primi anni 2000: "Entro il 30 ottobre 2018 - conferma l'Ivass in una nota ufficiale inviata a tutte le imprese del settore - le agenzie dovranno comunicare i codici corretti per un nuovo incrocio con l'Anagrafe tributaria; sarà richiesto anche di inviare ulteriori codici fiscali relativi alle polizze scadute nel 2017 e nel quinquennio 2001-2006, arrivando così a coprire in totale 16 anni di possibile dormienza".
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